Arriva chemsex, sesso potenziato dalla droga
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Arriva chemsex, sesso potenziato dalla droga

06/11/2015
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Potenzialmente distruttivo: si chiama chemsex ed è in voga in Gran Bretagna. E’ sesso chimico, posto in essere con l’uso di sostanze stupefacenti. Oltre la Manica, per smentire la frase “No sex please, We’re British”, i giovani intendono aumentare le performance sessuali, quando assumono droghe. Vogliono essere più disinibiti. Pubblica materiale in questo senso il British medical Journal: si sono occupati del fenomeno i medici dell’Nhs Foundation trust.

Chemsex, sesso potenziato dalla droga: quali sono le sostanze utilizzate

Le sostanze ingerite per migliorare le proprie prestazioni nel sesso sono mefedrone, ghb, gbl e cristalli di metanfetamina. I soggetti che utilizzano queste molecole riescono a fare sesso per tre giorni di seguito, senza fermarsi neppure per uno spuntino. Più si fa sesso, tuttavia, più aumentano le malattie sessualmente trasmissibili; senza contare la dipendenza che le sostanze portano con sé.

Ma entriamo nel dettaglio. Il mefedrone e i cristalli di metanfetamine sono degli stimolanti, che agiscono sul battito cardiaco e sulla pressione, facendoli guizzare verso l’alto: ne conseguono euforia ed eccitazione. Il ghb, invece, agisce come disinibitore e anestetizza lievemente. Tutto ciò, secondo coloro che hanno sperimentato, aumenterebbe il piacere fisico.

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Chemsex, sesso potenziato dalla droga: come si è svolta la ricerca

Secondo un’opinione diffusa, queste modalità interesserebbero in particolare gli uomini che amano avere rapporti con altri uomini. In un sondaggio europeo, sono stati raccolti dati relativi al chemsex degli omosessuali. A Londra sono state ottenute 1142 risposte: un quinto degli intervistati ha ammesso di aver fatto chemsex negli ultimi 5 anni, mentre un decimo si era abbandonato alla pratica nell’ultimo mese. Il fine è avere rapporti continui, anche per 72 ore, senza dormire o mangiare. Si raggiungono anche i cinque amanti per volta, magari senza proteggersi.

Chemsex, sesso potenziato dalla droga: non soltanto tra uomini

Richard Ma del Royal college of Gps’ sex drugs group si è espresso in questo modo, parlando con il britannico Telegraph: “Chemsex è uno schema dell’uso di droga che sta emergendo rapidamente, non soltanto tra gli uomini che fanno sesso con altri uomini, come spesso viene detto, ma anche da pazienti eterosessuali. Prendere droghe ‘ricreative’ durante il sesso può portare a un gran numero di effetti nocivi, come facilitare la diffusione di comuni malattie sessualmente trasmissibili come l’Hiv, nonché seri problemi di salute mentale come l’ansia, le psicosi e le tendenze suicide. E’ quindi essenziale che sia i pazienti, sia i professionisti della salute siano consapevoli di ciò e prendano seriamente il problema”

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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