Come si era previsto, nel periodo estivo si verifica una carenza di sangue: campagne in questo senso intendono sensibilizzare i donatori potenziali. Il sangue per le trasfusioni manca, proprio nelle mete turistiche più apprezzate, appunto dove in questi mesi estivi c’è più gente.
Un comunicato con questo contenuto è stato diffuso dal Centro nazionale sangue, che fa un appello alla solidarietà dei cittadini e collega il fenomeno alle temperature torride di questa estate singolare. La comunicazione mirata si svolge anche nei social network. Su Twitter è stato lanciato l’hashtag #nonrimandare: “Informati sulla situazione della tua Regione. Ricordati che è importante donare sangue ed in estate è ancora più vitale”.
La carenza di sangue si registra in Basilicata, Lazio, Toscana, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Disagi negli ospedali
In alcuni ospedali, le scorte sono diminuite. Il supporto alle emergenze e agli interventi chirurgici non differibili, comunque, risulta garantito. Non sono mancati, tuttavia, rinvii di interventi chirurgici programmati e terapie trasfusionali di pazienti cronici.
Appelli dalle associazioni di pazienti
Dalle regioni più carenti si leva un appello ai donatori: sensibilizzano in argomento l’Associazione per la lotta alla talassemia di Ferrara (Alt) e l’Unione associazioni per le anemie rare, la talassemia e la drepanocitosi (United).
Talassemici in difficoltà
La Penisola italiana conta circa seimila talassemici, che si trovano in ispecie nel delta padano e nelle regioni insulari. Perché questi pazienti vedano garantita un’ottimale qualità della vita, essi devono essere trasfusi periodicamente. Si tratta, infatti, di una malattia ereditaria che comporta anemia. L’emoglobina utile a trasportare l’ossigeno nel sangue diminuisce.
West Nile virus
Rende più complessa la situazione il presentarsi di casi di West Nile virus, virus del Nilo occidentale, il cui primo sintomo è la febbre: si tratta di una patologia trasmessa dalle zanzare. Se viene contratta, il donatore deve attendere 28 giorni prima di donare, come segnalato dal Ministero della Salute. Tre dei sei casi riscontrati in Europa riguardano Lombardia ed Emilia Romagna, come affermato dall’Ecdc, European centre for disease prevention and control.