Come sfuggono le cellule del cancro del sangue al sistema immunitario? Queste cellule si nascondono, mimetizzandosi, in modo da potersi moltiplicare a proprio piacimento. C’è un sistema che confonde le cellule immunitarie, con qualcosa di simile a cortine fumogene, che impediscono di riconoscere il cancro e attaccarlo, debellarlo. Esiste una ricerca in merito, presso il dipartimento di immunologia della Monash university di Melbourne. Ne dà notizia la responsabile dello studio, la prestante Fabienne Mackay, sul sito internet dell’ateneo.
Formulazione di nuovi trattamenti
E’ stata presa in considerazione la leucemia linfocitica cronica, patologia che attacca i globuli bianchi, oppure le cellule B, che producono anticorpi contro le infezioni. Ora si è in grado di produrre trattamenti che colpiscono tutte le cellule B: sia quelle cancerose, sia quelle sane. I pazienti diventano così vulnerabili a infezioni secondarie ed è possibile che essi muoiano per altre malattie. Una cura dovrebbe essere più selettiva, andare dritta al punto, e questa scoperta è il primo passo per determinarla.
Il sistema immunitario è l’arma migliore
L’essere umano ha già nel suo corpo il meccanismo per curare il cancro, che è nel sistema immunitario. Esso, infatti, è in grado di percepire la presenza di un’infezione, ma anche l’emergenza di un tumore, come afferma Mackay.
Come viene ingannato il sistema immunitario
Tutto dipende da un congegno noto come Taci: è da quest’ultimo che viene prodotta in quantità rilevanti la proteina che inganna il sistema immunitario perché non si accorga della presenza del cancro. Il sistema immunitario stesso, in tal modo, diventa incapace di combattere anche altre infezioni.
La possibile azione di un nuovo farmaco
Un farmaco dovrebbe agire proprio su questo recettore, neutralizzandolo. Un medicinale di questo tipo lascerebbe vive le cellule B, che in tal modo sarebbero libere di attaccare anche le cellule tumorali.