In estate si registra un picco di cistite. Ogni anno, si riscontrano nove milioni di episodi. Quali sono i comportamenti a rischio? Deve prestare attenzione chi in estate non beve abbastanza acqua e non compensa quindi quella perduta con l’aumentata sudorazione; chi lascia a contatto con la pelle, al mare, indumenti umidi per molte ore; chi frequenta piscine; chi viaggia, provocando l’alterazione della flora intestinale; chi utilizza bagni pubblici nei quali l’igiene non è al 100%. Con queste errate abitudini, contrarre la cistite diventa più facile. Parliamo di un’infezione delle vie urinarie, che colpisce in particolar modo le donne e in particolare il 25-30% delle adulte in dodici mesi. Le complicanze e le cistiti croniche sono sempre in agguato e per questa ragione è bene attenersi ai consigli degli specialisti quando il problema diventa ricorrente. E’ buona norma bere almeno due litri d’acqua al giorno, utilizzare creme o gel a base di acido ialuronico per l’igiene personale, salvaguardare la funzione intestinale con l’assunzione di probiotici, lavarsi bene e asciugarsi dopo i bagni. Quanto all’alimentazione, si consiglia di evitare carne e insaccati e preferire i cibi freschi e i vegetali.
Per saperne di più
Per saperne di più, è attivo il sito curarelacistite.it, che contiene una mappa interattiva dei centri specializzati presenti in Italia, distinti per regione e provincia. Possiamo così ottenere indirizzo, numero di telefono e medico responsabile del centro specializzato in cistite a noi più vicino. Sono indicati anche i centri di riferimento per la cistite interstiziale, che riguarda più di un milione di donne in Italia, il 90% delle quali non a conoscenza della corretta diagnosi. Chiamata anche sindrome del dolore pelvico, è una patologia cronica della vescica i cui sintomi sono dolore, urgenza e frequenza nella minzione.