Ecco come controlliamo la salute a distanza
Attualità

Ecco come controlliamo la salute a distanza

08/06/2015
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Con l’era della telematica le tendenze in voga in medicina sono due: da un lato il ritorno al faccia a faccia, la medicina a chilometro zero, dall’altro un’altra tendenza, che è volta a sfruttare le tecnologie stando vicino al paziente virtualmente. Domani alle ore 9, presso l’Irccs San Raffaele, in via di Val Cannuta 247 a Roma, gli addetti ai lavori saranno coinvolti nel parlare di quanto detto, in un convegno relativo al Telemonitoraggio. Gli specialisti che curano pazienti cardiopatici parleranno della loro esperienza nell’assistenza a domicilio di tali malati. Questa iniziativa è preceduta da ogni dove, sempre per mettere in risalto la innegabile logica di mercato, dalla vendita al terapeuta di sistemi che si basano su internet e che permettono di stilare una ricetta avendo in ogni momento sotto gli occhi le liste dei pazienti con le loro caratteristiche e le terapie cui sono sottoposti. In un sistema così congegnato, ci si basa sempre meno sulla memoria del medico per quanto concerne la storia legata alla salute dell’individuo. L’evento domani è organizzato da Gesi spa con il suo Healthkit. Le chiavi del cambiamento sono misurazione e controllo a distanza. In questa sede si ragionerà su più piani: tecnologia, mercato, risvolti clinici del quadro così delineato.

Internet e la ricerca

Non bisogna dimenticare un altro aspetto interessante dell’uso della rete in medicina: la condivisione dei dati relativi alla ricerca. I passi avanti degli istituti all’avanguardia intorno al mondo sono immediatamente disponibili per il terapeuta, che può utilmente calibrare, prendendoli in considerazione, lo stato di salute del paziente. Possono trovare informazioni su nuovi farmaci e malattie rare. Tale metodo può risentire della prospettiva anarchica con la quale è organizzato internet, bisogna quindi selezionare con attenzione i contenuti scegliendo siti accreditati e confrontando utilmente le fonti, soprattutto quando si ha a che fare con temi caldi, che accendono gli animi e polarizzano le opinioni, come quello delle vaccinazioni.

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 Che cosa dovrebbe fare il paziente?

Il paziente, in questo contesto, dovrebbe evitare di cercare in prima persona contenuti in internet, per evitare una dannosa escalation di ansia, posto che le malattie poste in maggior risalto in internet sono quelle che fanno maggior scalpore, cioè quelle più pericolose, ma non sempre a parità di sintomi la patologia è la medesima. Dovrebbe basarsi sui consigli di medici di fiducia e specialisti e stimolare il terapeuta a tenere sempre sotto controllo la sua storia, gli interventi pregressi, le terapie seguite, la familiarità. Tutti dati che sono sempre più facilmente disponibili telematicamente. Quanto alla familiarità, tuttavia, non tutti i software, nell’era del DNA, la tengono sotto controllo, posto che i pazienti sono classificati per nome, e nulla più. Viceversa molti esami, analisi, terapie, in caso di tumore ma anche, ad esempio, per il colesterolo, sono legati all’albero genealogico. Quel che il paziente deve fare, in un’epoca nella quale in medicina ci sono molti capovolgimenti, è tenere gli occhi aperti.

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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