Farmaci equivalenti: che cosa può fare il farmacista
Il farmacista può consegnare al paziente farmaci equivalenti con prezzo uguale a quello del farmaco prescritto. Quando il medico non scrive nella ricetta che il farmaco non è sostituibile, il farmacista come da prassi propone al paziente un farmaco con la stessa molecola e con prezzo uguale o minore a quello di marca. Il Ministero della Salute ha formulato il 25 aprile (ufficio legislativo) un parere dal quale non era chiaro se questa prassi potesse o meno essere osservata dal farmacista. Il caso della presenza su un mercato di un farmaco con presso di rimborso uguale a quello del farmaco prescritto dal medico non è stato preso in considerazione, secondo quanto afferma Federfarma, Federazione nazionale dei titolari di farmacia, che ha chiesto chiarimenti al Ministero della salute. Secondo l’ufficio legislativo del Ministero della salute è implicito che ciò sia possibile. Resta, comunque, la possibilità per il paziente di richiedere il farmaco con nome di marca, qualora prescritto dal medico. Stante tale precisazione, è buona norma per il paziente chiedere esplicitamente al farmacista tutti i dettagli in merito al farmaco che gli sta consegnando, poiché piccole variazioni dei principi attivi possono esserci da un farmaco all’altro, ferma restando la presenza della stessa molecola e il prezzo uguale. Il farmacista potrebbe consigliare un farmaco o l’altro in base alla maggiore o minore disponibilità di farmaci equivalenti, argomento che deve essere oggetto di dialogo tra farmacista e paziente. E’ bene poi, posto che ciò è vero, che l’ultima parola spetti al medico che prescrive.