Gioco d’azzardo, un nuovo osservatorio

Gioco d’azzardo, un nuovo osservatorio

Il gioco d’azzardo non è soltanto una passione o una maniera per trascorrere lietamente il tempo libero: parliamo, più spesso di quanto si pensi, di una dipendenza, che porta chi ne è affetto a dilapidare le proprie sostanze e vivere per l’impulso, la scintilla, la scossa elettrica causata dal gioco. Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, ha avallato con la sua firma il decreto che pone in essere il nuovo osservatorio, atto a contrastare la diffusione del gioco d’azzardo e la dipendenza grave. Un cambiamento di rotta pieno di significato: questo osservatorio non avrà più il suo quartier generale presso il ministero dell’Economia e delle Finanze, ma presso quello della Salute: ne risulta riconosciuta la natura patologica del fenomeno, che riguarda il cervello umano, più che le sostanze, le risorse economiche dell’individuo.

 

Il nuovo osservatorio: tutti i particolari

 

Faranno parte dell’Osservatorio associazioni attive in questo settore e, dato interessante perché avvicina questa realtà al cittadino, in applicazione del regionalismo, Regioni ed Enti locali. Il nuovo osservatorio è incluso nella legge di stabilità per il 2015 e si occuperà di tenere sotto controllo la dipendenza dal gioco d’azzardo. Saranno definite linee di azione, atte ad attuare prevenzione, cura e riabilitazione degli individui colpiti. Bisogna contrastare la diffusione della ludopatia, che deve essere vista, quindi, come realtà sociale, che interessa la comunità. Il rafforzamento delle misure per controbattere questo fenomeno viene in questo modo attuato, dopo una proposta importante: quella di inserire la ludopatia tra le dipendenze trattate dal Sistema sanitario nazionale. Si è espressa in questo senso Beatrice Lorenzin, che ricorda che ci sono tre milioni di italiani a rischio, i quali possono sviluppare una dipendenza. Parliamo, dunque, di un allarme sanitario. Il Governo metterà in campo tutte le misure per prevenire e curare le dipendenza dal gioco”, ha dichiarato.

Ludopatia: un esempio

 

A titolo di esempio, la città di Teramo è nel centro-sud quella caratterizzata da più forti giocatori. E’ la terza città d’Italia, con una cifra stanziata nel gioco pari a 1.897 euro pro capite annui. Ecco, in cifre, che cosa la dipendenza da gioco d’azzardo può significare.

 

 

 

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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