Lasciate stare i cervelli dei bambini

Lasciate stare i cervelli dei bambini

“Lasciate stare i cervelli, giudicate gli uomini dalle loro azioni”. Queste parole provengono dal film del 1993 “Viaggio in Inghilterra” (Shadowlands), pellicola del 1993, con la regia di Richard Attenborough e Anthony Hopkins nel ruolo del protagonista, il professor Clive Staples (Jack) Lewis, che in una lezione pronuncia, di fronte ai suoi studenti, la frase significativa. Non bisognerebbe indagare, in sintesi, sulla psicologia delle persone.

I genitori che si concentrano sui cervelli dei bambini recano loro danno

Ciò riguarda in particolar modo i genitori, che si concentrano sulla mente dei loro figli al fine di controllarla. Secondo gli scienziati, non c’è niente di più sbagliato dell’esercizio di un controllo psicologico. Il danno, addirittura, può essere paragonato all’angoscia che porta nella vita la morte di una persona cara. Lo si afferma in una ricerca posta in essere presso l’University college di Londra. L’analisi è chiara: se non si permette al bambino di decidere da sé, creando una dipendenza e non considerando la sua privacy come un valore, il suo benessere mentale può risentirne.

Lasciate stare i cervelli dei bambini: come si è svolta la ricerca

La ricerca, pubblicata dal Journal of positive psychology, si è svolta su un campione di cinquemila persone, seguite fin dal 1946. Come sono stati esaminati il controllo psicologico e il comportamento dei soggetti? E’ stato utilizzato un questionario, le cui domande erano volte a chiarire il legame con i genitori. E’ apparso chiaro l’impatto a lungo termine del comportamento genitoriale: il benessere mentale era più basso nei casi di controllo psicologico. La soddisfazione nella vita variava di pari passo: lo ha affermato il coordinatore dello studio Mai Stafford. Ha aggiunto, inoltre, che i genitori ci danno anche “una base stabile dalla quale esplorare il mondo, mentre il calore umano e la reattività promuovono lo sviluppo emozionale e sociale”.

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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