L’autismo delle bambine è diverso

L’autismo delle bambine è diverso

L’autismo non è uguale per tutti: se è colpito un bambino, oppure una bambina, i comportamenti cambiano. Le bambine a prima vista possono sembrare privilegiate: rispetto ai maschietti, fanno riscontrare comportamenti ripetitivi e limitati in numero minore. Dipende, con ogni probabilità, dalle strutture del cervello dei due sessi, che sono differenti. Se ne sono occupati gli studiosi della Stanford university school of medicine. Pubblica la ricerca la rivista specializzata Molecular autism.

Autismo nei bambini e nelle bambine: come si è svolta la ricerca

Due banche dati pubbliche sono state utilizzate sistematicamente per ottenere questi risultati. Sono stati 800 i bambini con autismo ad alto funzionamento posti sotto analisi. Ecco i sintomi che caratterizzano l’autismo, rendendolo riconoscibile: oltre a comportamenti ripetitivi e limitati, si determinano deficit sociali e di comunicazione. I fanciulli, rispetto alle fanciulle, tra coloro che sono affetti da autismo ad alto funzionamento sono in numero maggiore tra gli autistici, posto che il rapporto è di 4 a 1. E’ possibile, tuttavia, che essendo diversi e poco riconoscibili, i sintomi presenti nelle bambine siano difficili da diagnosticare, dunque diagnosticati in meno casi. Meno diagnosi sono poste in essere sulle bambine, meno bambine vengono portate, per mezzo dei trattamenti, nelle condizioni di migliorare. Degli 800 bambini presi in considerazione, 128 bambine e 614 bambini tra i 7 e i 13 anni, registrati nel National database for autism research, hanno fatto riscontrare il medesimo quoziente intellettivo medio. I loro punteggi nei comportamenti sociali e comunicativi, poi, erano simili. Nei dati relativi ai comportamenti ripetitivi e limitati, come detto, le bambine avevano i punteggi più bassi.

Analizzando i dati dell’Autism brain imaging data exchange, gli scienziati hanno avuto in mano la risonanza magnetica di 25 bambini e 25 bambine con l’autismo e 19 bambini e 19 bambine senza la malattia. Le differenze legate al genere, nella struttura del cervello, sono risultate palesi, soprattutto nelle aree collegate alla funzione motoria.

Autismo delle bambine, le parole degli esperti

Ora il passo avanti che si impone riguarda le condizioni delle bambine: i sintomi diversificati dovrebbero essere messi a fuoco al fine della diagnosi e dalla cura. Come afferma l’autrice principale dello studio, Christine Wu Nordahl, “Non sappiamo ancora abbastanza in merito alle femmine con autismo perché molte ricerche non hanno un numero uguale di femmine e maschi con autismo nei loro campioni”. I dati raccolti sono importanti: facciamone tesoro.

 

 

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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