Malattie respiratorie: in Piemonte, un bambino su dieci è asmatico o soffre di fiato corto e sibili, scatenati da infezioni delle vie respiratorie, fattori ambientali e allergie, sotto gli undici anni. C’è di più: il 5,4% dei bambini piemontesi è obeso, il 18,6% in sovrappeso; tre su dieci non praticano attività fisica. Se ne parlerà al XIX Congresso nazionale della Società italiana per le Malattie respiratorie infantili (Simri), in programma da domani all’Auditorium Lingotto. A Torino ci saranno 650 medici pediatri e specialisti del settore di tutta Italia.
Il dottor Renato Cutrera, presidente Simri, si è espresso in questo modo: “Lo stato di salute da adulti deriva anche da come sono andate le cose nei primi 1000 giorni di vita, dal concepimento a due anni. Dipende dall’epigenetica, un insieme di meccanismi che modulano l’attivazione dei geni e che sono influenzati da vari fattori ambientali, tra cui gli stili di vita. Da questa importante consapevolezza nasce l’esigenza di formare i giovani medici pediatri e investire di più nelle scuole di specializzazione, anche attraverso la promozione di borse di studio anche ai giovani ricercatori e ai medici specializzandi. Intendiamo istaurare un percorso condiviso di medicina transizionale: un percorso di cura che segua la persona dall’età pediatrica all’età adulta nell’ambito della malattie respiratorie”.
Malattie respiratorie del bambino, il pediatra è lo specialista più consultato dalla famiglia
Una patologia prevenibile è la Bpco. Ecco le parole dell’esperto: “La broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) è una malattia dell’apparato respiratorio che sorge in età adulta. Le cause sono dovute a fattori ambientali, principalmente il fumo di tabacco. Una vera piaga sociale, la quarta causa di morte nel mondo per malattie respiratorie croniche. Eppure è una patologia evolutiva e prevenibile nei suoi fattori di rischio, fin dal concepimento, cioè in gravidanza e nella prevenzione del fumo passivo dei bambini e nell’evitare l’inizio del fumo attivo. Le nuove direttive europee contro il tabagismo, promosse con decreto dal Ministero della Salute anche in Italia stanno andando nella direzione giusta per sensibilizzare e responsabilizzare la popolazione sui danni del fumo. Allo stesso tempo, abbiamo deciso di
approfondire anche altri temi come le vaccinazioni, perché devono essere considerate elementi portanti di uno stile di vita sano, al pari dell’alimentazione corretta e dell’esercizio fisico. Bisogna sostenere il ruolo socio-educativo del pediatra all’interno della famiglia. Il pediatra non è solo il medico del bambino, ma lo specialista più consultato dalla famiglia
giovane, che quindi può fare opera di prevenzione primaria per il minore e per i genitori, riferimento fondamentale per la crescita e per la salute dei figli”.