Allarme ripetuto all’Organizzazione mondiale della Sanità da parte di Medici senza frontiere: riguardava la risposta globale all’Ebola. Il comitato di valutazione ha reagito positivamente, interpellando l’associazione di volontariato. Lo ha detto la presidente di Msf Joanne Liu, commentando la relazione finale del Comitato esecutivo Oms sull’Ebola. A quanto pare la relazione riflette preoccupazioni che i Médecins sans frontières hanno esposto.
Si attendono, ora, azioni concrete, rivolte alle epidemie future. Gli Stati membri devono attivarsi, al fine di far sì che la situazione migliori. Seppure la situazione legata all’Ebola in Africa sia ora contenuta, parliamo sempre di 20-25 casi a settimana: l’epidemia non è ancora sotto controllo. La relazione crea un livello intermedio di allerta. Sussiste un rischio di sicurezza anche per altri Paesi, di qui la necessità di una risposta a livello internazionale.
Le comunità devono essere coinvolte
Bisogna coinvolgere le comunità e focalizzare ricerca e sviluppo, necessità di flessibilità in caso di emergenza, accordi commerciali e utilizzo di nuovi farmaci, strumenti diagnostici e vaccini. Al primo posto c’è il paziente, che deve essere trattato.
Un cambiamento organizzativo
Nell’ambito dell’Oms deve prodursi un cambiamento organizzativo, richiesto dalla relazione. Dovrebbe essere creato un Centro per la preparazione e risposta alle emergenze. Ciò è difficile se i singoli stati non premono perché il miglioramento sia reale. Bisogna agire al livello della cultura delle popolazioni. Cambiare approccio porterebbe a un reale beneficio per pazienti e operatori sanitari.
Le caratteristiche principali del virus
Parliamo di virus che si trasmettono attraverso il contatto con i fluidi biologici di un individuo che è stato infettato, umano o primate, anche fino a trenta giorni prima dei sintomi.
In teoria, è possibile contrarre uno dei virus toccando il sudore di una persona malata, anche se il caso può verificarsi piuttosto raramente.
L’infezione e i primi sintomi
Parliamo di un’infezione che sviluppa febbre emorragica, i cui sintomi compaiono all’improvviso. All’inizio si manifestano febbre almeno a 38,8 °C, cefalea, mialgia, artralgia, dolori addominali, astenia, faringite, nausea e vertigini. Progressivamente, si manifestano sintomi più gravi.