Tutti i genitori sperano che al proprio figlio non accada mai nulla di male. Purtroppo, invece, quando si tratta di bambini, incidenti e malattie sono molto frequenti. In questi casi è normale provare un po’ di timore e preoccupazione, a maggior ragione se si è in vacanza e lontano da casa. Niente paura: anche i più ansiosi possono imparare a gestire l’emergenza. Ma è sempre necessario rivolgersi agli ospedali dei bambini? Ecco una mini guida per orientarsi.
Tre realtà diverse
Se il bambino necessita di cure ospedaliere tempestive, gli ospedali dei bambini non sono l’unica soluzione. In Italia, si hanno a disposizione essenzialmente tre soluzioni diverse: il pronto soccorso “generale”, il pronto soccorso degli ospedali con un reparto di pediatria oppure il pronto soccorso pediatrico degli ospedali pediatrici. La scelta, quando possibile, andrebbe fatta tenendo conto dell’urgenza, della vicinanza alla struttura e del grado di specializzazione richiesto dal caso specifico. È chiaro che, quando la gravità della situazione richiede un intervento molto rapido, la cosa migliore è recarsi al più vicino ospedale, qualunque esso sia. Gli operatori del 118, quando coinvolti, comunque, sapranno esattamente come comportarsi.
Il normale pronto soccorso
I pronto soccorso “generali”, pur non essendo specificatamente dedicati all’assistenza pediatrica, sono comunque in grado di occuparsi di un bambino. Il personale sanitario che vi lavora presta le prime cure e, se necessario, predispone il trasferimento del piccolo paziente in strutture più idonee.
Pronto soccorso degli ospedali con un reparto di pediatria
Nel pronto soccorso generale dei grandi ospedali dotati di un reparto di pediatria, in genere, è presente un’area dedicata ai bambini, che comprende accesso proprio, sala d’attesa e ambulatori per il bambino, e che è gestita da personale infermieristico con formazione pediatrica. In questo spazio apposito, si effettua il triage pediatrico, il metodo di valutazione e selezione immediata usato per decidere la priorità della visita medica. In un momento successivo, se necessario, il piccolo può essere ricoverato nel reparto di pediatria, per ricevere tutti gli accertamenti e i trattamenti necessari al caso specifico. Questi pronto soccorso sono chiamati anche strutture di primo livello o pronto soccorso pediatrici funzionali.
Pronto soccorso pediatrico degli ospedali dei bambini
Nel nostro paese, infine, esistono i pronto soccorso pediatrici veri e propri, detti anche strutture di II livello, dove è garantita la presenza 24 ore su 24 del pediatra e di infermieri pediatrici, ovvero infermieri generalisti con master di I livello con competenza pediatrica, che abbiano svolto un corso di PBLS (corso di rianimazione cardio-polmonare pediatrica di base) e un corso di triage pediatrico. In questi “ospedali dei bambini”, oltre al pediatra, operano specialisti dedicati esclusivamente ai bambini: chirurgi pediatrici, cardiologi pediatrici, rianimatori pediatrici e così via. Ecco qualche esempio.
Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino (TO)
Presidio Ospedaliero Infantile Cesare Arrigo di Alessandria (AL)
I.R.C.C.S. materno infantile Burlo Garofolo di Trieste (TS)
Ospedale dei bambini di Brescia (BS)
Ospedale Meyer di Firenze (FI)
Istituto Gaslini di Genova (GE)
Ospedale Pediatrico G. Salesi di Ancora (AN)
Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma (RM)
Azienda Ospedaliera SantoBono Pausilipon di Napoli (NA)
Ospedale Pediatrico Giovanni Di Cristina di Palermo (PA)