Medicina, il risparmio non può essere l’unico parametro
Attualità

Medicina, il risparmio non può essere l’unico parametro

25/09/2015
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Il risparmio non può essere l’unico parametro con il quale si attuano gli esami diagnostici: se si applicasse esclusivamente questo criterio, si passerebbe dalla medicina difensiva alla medicina astensiva. Stiamo parlando del nuovo giro di vite che riguarda tali esami. Si esprime in merito il presidente Simg Claudio Cricelli: la Società italiana di medicina generale e delle cure primarie lancia l’allarme, dopo che il Ministero della Salute ha annunciato la necessità di risparmiare13 miliardi per mezzo del decreto Appropriatezza.

Risparmio e lotta agli esami inutili

E’ scattata, in tal modo, la lotta ai presunti esami inutili. Aggiunge Claudio Cricelli: “Dall’eccessiva prescrizione di test dettati dalla paura di una denuncia di un paziente si passerà all’astensione per il timore di una multa da parte delle autorità sanitarie”. Bisogna permettere ai professionisti della salute di “svolgere liberamente il proprio lavoro”.

La politica sanitaria del nostro Paese non può essere guidata soltanto dal criterio economico. “Proclamare, o minacciare, scioperi o altre forme di protesta eclatanti non rappresenta però una soluzione. Tutta la comunità medica e scientifica deve rimboccarsi le maniche e capire che ci troviamo davanti ad una grande sfida: garantire la migliore assistenza sanitaria possibile, nonostante le sempre minori risorse a disposizione”.

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Risparmio? L’appropriatezza dovrebbe essere stabilita soltanto su basi scientifiche

Il presidente Simg conclude chiedendo, quindi, al Governo “norme che tutelino la nostra libertà di professione. Ma al tempo stesso, se non vogliamo essere presentati come sperperatori di denaro pubblico, è necessario rivedere alcune consuetudini. L’appropriatezza di un esame deve essere stabilita solo ed esclusivamente su basi scientifiche”. Tale pratica deve essere incentivata e per fare ciò “è necessario investire sulla preparazione e l’aggiornamento dei medici di famiglia e di tutto il personale sanitario”. Soltanto in questa maniera è possibile salvare “sia i risparmi, sia la salute dell’intera collettività”.

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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