Cibi afrodisiaci

Quali sono i cibi afrodisiaci?

C’è chi li considera come armi infallibili e chi nutre molti dubbi sulla loro reale utilità. Chi ha ragione? Come sempre, la verità sta nel mezzo: i cibi afrodisiaci non possono certamente fare miracoli e garantire performance sessuali da guinness dei primati, tuttavia possono costituire un buon aiuto per migliorare la vita sessuale. Per una cena o un appuntamento romantico dunque possono rappresentare la scelta ideale. Ecco gli alimenti amici dell’amore.

Via libera alle sostanze eccitanti

Fra i cibi afrodisiaci per eccellenza non possono sicuramente mancare le sostanze eccitanti, come lo zafferano, il ginseng, il cioccolato, i prodotti affumicati, i crauti, il caffè, l’anice, l’avocado, la senape. Infatti, regalano una sferzata di vitalità e vigore senza appesantire, donano buon umore e possono anche contribuire a innalzare il desiderio. Secondo alcuni, inoltre, potrebbero migliorare la vasodilatazione, aumentando l’afflusso di sangue ai genitali e dunque anche l’eccitazione e l’erezione.

Il potere di ostriche e champagne

Molti intenditori sostengono che, in tema di cibi afrodisiaci, nulla possa superare l’accoppiata ostriche e champagne. In effetti, lo champagne, come del resto tutti gli alcolici, è in grado di regalare eccitazione ed euforia, mentre le ostriche, al pari degli altri pesci, sono ricche di acidi grassi, che stimolano il cervello, l’area da dove parte il desiderio sessuale. Molluschi e crostacei, poi, vantano un alto contenuto di sali minerali, sostanze dal potere rigenerante ed energizzante. Non bisogna dimenticare, infine, che ostriche e champagne non sono certo prodotti comuni: già il fatto di poterli assaggiare rende l’atmosfera magica.

Semaforo verde per gli alcolici, ma solo a piccole dosi

Chi non ama – o non può permettersi – lo champagne non deve preoccuparsi. Tutti i tipi di vino sono in grado di aumentare il desiderio: infatti, hanno un effetto vasodilatatorio, rendono più disinibiti e possono diminuire l’ansia da prestazione e la timidezza. Non bisogna però esagerare: se le dosi sono eccessive, gli alcolici, da cibi afrodisiaci, si trasformano in nemici della libido e dell’erezione. Effetti simili si possono ottenere anche con il peperoncino, che può essere aggiunto in polvere, in pezzetti o in salsa a molti piatti.

Anche aglio e cipolla sono cibi afrodisiaci

Sicuramente non sono un toccasana per l’alito, ma aglio e cipolla sono due cibi afrodisiaci “Doc”. Infatti, migliorano la circolazione, accrescendo l’afflusso di sangue ai genitali. Il risultato? La donna si eccita maggiormente e l’uomo mantiene più a lungo l’erezione. Se piacciono, dunque, vale la pena mangiarli. Anche i legumi nascondono pro e contro: da un lato possono favorire il meteorismo, che non è certo il miglior amico dell’amore, ma dall’altro sono ricchi di magnesio, un minerale che aiuta a sopportare meglio lo stress e dona energia.

I cibi afrodisiaci da soli non bastano

I cibi afrodisiaci possono rappresentare quel tocco in più in grado di riscaldare l’atmosfera. Non vanno, però, investiti di poteri magici. Se mancano l’attrazione, la voglia di stare insieme e un buon feeling, possono far ben poco. Ecco perché prima di tutto, per avere rapporti soddisfacenti, bisogna costruire una buona intesa con il partner. In vista di una cena speciale, poi, non bisogna trascurare certi dettagli, come l’impiattamento e i colori: servono a creare un’esperienza multisensoriale, in cui tutti i sensi vengono stimolati e appagati.

About Silvia Finazzi

Giornalista freelance dal 2001, giornalista professionista dal 2008, web writer e copywriter dal 2010, scrive principalmente di salute, medicina, attualità, benessere, tecniche naturali, alimentazione, psicologia e maternità. Attualmente, è caporedattore del free press Io Bimbo Magazine, collabora con il sito www.bimbisaniebelli.it, il magazine www.modaacolazione.com, il settimanale Viversani&belli e il mensile Come Stai. Inoltre, svolge attività di web writer, content editor e copywriter per diverse aziende. Ha scritto diversi libri e volumi e ha vinto quattro premi giornalistici.

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