“Love and marriage, love and marriage, it’s an institute you can’t disparage”: l’amore e il matrimonio non sono da screditare. Lo cantava Frank Sinatra nel 1955. Una volta di più, oggi, si accerta che il matrimonio fa bene alla salute dell’essere umano. Coloro che consumano troppi alcoolici, ma anche coloro che sono dipendenti dall’alcool, e sono intossicati da questa sostanza, cambiano comportamento in seguito al fatidico sì. Si sono espressi in questo senso i ricercatori delle università americane del Missouri e dello Stato dell’Arizona. Ha pubblicato i risultati ieri la rivista “Alcoholism: Clinical and experimental research”.
Come si sono svolte le analisi
Le analisi hanno riguardato il comportamento di un campione vasto. I soggetti presi in considerazione avevano partecipato a uno studio precedente, dedicato all’alcool. Che cosa era avvenuto ai soggetti che tra uno studio e l’altro si erano sposati? Si è compreso, al termine dell’elaborazione, che i loro comportamenti erano cambiati.
Era diminuito il consumo di alcoolici
Il consumo di alcoolici, in particolare, era diminuito drasticamente, anche nei casi più gravi. Ciò dipende certamente dal fatto che il matrimonio, con il ben delineato stile di vita che propone, bandisce le cattive abitudini, posto che si deve rendere conto alla propria dolce metà e ciò è sufficiente perché si elabori un giudizio su noi stessi, che porta a rivedere il comportamento, rendendolo più salutare.
L’età giusta per sposarsi
Se il matrimonio è tanto salutare, sarebbe una buona idea protrarlo il più possibile, scongiurando il pericolo di divorzio. Come si consiglia di agire? L’Institute of family studies ha analizzato i dati raccolti dal 2006 al 2010. Ne è nato un nuovo studio, secondo il quale il rischio di divorzio scende dell’11% se ci si sposa tra i 20 e i 32 anni. Ogni anno trascorso fa riscontrare un aumento del 5% delle probabilità di divorzio. Ha coordinato la ricerca Nicholas Wolfinger della University of Utah.