Vi trovate nelle condizioni di cambiare dose del farmaco che state assumendo ogni giorno? La nuova tecnologia può venire in aiuto. Le stampanti 3D forniscono farmaci a basso costo e personalizzati. Come inchiostro, si utilizza il principio attivo. Una pastiglia con la quantità di principio attivo desiderata si materializza sotto i nostri occhi. Fino ad ora, tuttavia, si trattava soltanto di una curiosità, perché i nuovi farmaci, prodotto tridimensionale delle stampanti, non erano ancora stati approvati.
Arriva l’ok dagli Usa
Dagli Stati uniti arriva l’ok, per la prima volta: i farmaci così prodotti possono essere commercializzati. Approva la Fda, Food and drug administration, l’ente americano per il controllo dei farmaci. Il via libera è arrivato per un farmaco adatto al trattamento delle convulsioni. Se ne produce la dose desiderata. Le pastiglie ottenute sono molto porose e si disintegrano all’istante, quando il paziente beve acqua: questo dato è molto importante per i pazienti che hanno difficoltà a deglutire. La quantità di principio attivo può essere decisa all’atto della “stampa”. Si attende la commercializzazione del farmaco, prevista per la prima metà del 2016. Non è la prima volta che l’Fda approva stampati in tre dimensioni, ma in passato si trattava, per esempio, di protesi, oppure dei calchi che i dentisti utilizzano. E’ la prima volta, tuttavia, che si avalla un prodotto che deve essere ingerito. L’azienda produttrice, che intende operare una trasformazione nella maniera nella quale si assumono farmaci, afferma che si tratta soltanto del primo prodotto determinato con questa tecnologia.
Uno studio in questo senso
Uno studio in questo senso è stato posto in essere dall’University college di Londra. Ha pubblicato la ricerca l’International journal of pharmaceutics. Oggetto delle analisi è stata la molecola di paracetamolo. Sono stati creati con le nuove stampanti farmaci di diverse forme e dimensioni. Quelle che si dissolvono più velocemente nell’organismo sono le pillole a forma di piramide, assorbite più facilmente. In futuro il gesto quotidiano di assunzione dei farmaci potrebbe cambiare.