Otto italiani emofilici alla Maratona di New York

Otto italiani emofilici alla Maratona di New York

Alla Maratona di New York hanno preso parte cinquantamila atleti partiti dal ponte di Verrazzano, che collega Staten Island a Brooklyn. Muovendo attraverso i quartieri della città statunitense, l’itinerario si è concluso al Central Park.

Ieri a New York, nell’ambito della quarantacinquesima Maratona, con 42 chilometri percorsi correndo sulle strade della Grande Mela, otto atleti italiani, affetti da emofilia, hanno tagliato il traguardo. Non bisogna dimenticarli. Tra loro c’erano il bolognese Francesco Fiorini, il bergamasco Enrico Mazza, il parmigiano Luca Montagna, che hanno dato voce a tutti gli altri.

Gioioso, Francesco Fiorini si è espresso in questo modo: “Siamo estremamente contenti del nostro risultato. Proprio da questo si deve partire per cambiare le regole dello sport per quanti sono affetti da emofilia”. Così Enrico Mazza: “Abbiamo raggiunto un obiettivo tanto ambito” Commenta, incredulo, anche Luca Montagna: “La maratona delle maratone, una cornice meravigliosa, unica! Gli allenamenti durissimi ai quali ci siamo sottoposti ci hanno ripagato. Abbiamo tagliato il traguardo non solo per noi, ma per tutte le persone che hanno lavorato a questo progetto. Sono fiero di far parte del gruppo che ha preso parte alla Maratona di New York: otto storie differenti, ma tutte unite dalla volontà di contribuire al miglioramento dell’approccio alla nostra patologia”.

Emofilici italiani alla maratona di New York: un bracciale “protettivo”

Al polso degli otto maratoneti emofilici, c’era un bracciale Sameda life, che permette di garantirsi una maggiore sicurezza in caso di emergenza o urgenza medica. Con esso, ogni persona può essere identificata dal personale sanitario e l’accesso ai suoi dati avviene direttamente sul luogo dell’incidente, tramite smartphone o computer. Sono così evidenziati eventuali aspetti medici da tenere in considerazione nelle operazioni di primo soccorso.

Emofilici italiani alla Maratona di New York, i commenti

L’avvocato Cristina Cassone, presidente di Fedemo, ha dichiarato: “La partecipazione dei nostri atleti alla Maratona di New York ha dimostrato come, nonostante l’emofilia, con la determinazione, la preparazione fisica e le terapie idonee nessun obiettivo sia precluso. Questo si realizza in assoluta armonia con il tema della scorsa Giornata mondiale dell’emofilia dedicata allo sport, con Sameda life e con il progetto che porterà a delle linee di raccomandazione atte a disciplinare l’accesso alla pratica sportiva per le persone affette da tale patologia, laddove sussistano le condizioni fisiche. Fedemo, infatti, è attualmente impegnata ad un tavolo di lavoro insieme all’Associazione italiana centri emofilia (Aice), gli specialisti della medicina dello sport e del Coni”.

Emofilici italiani alla Maratona di New York, il progetto Marathon

Il progetto Marathon di Fedemo era nato nel 2013. L’obiettivo è stato raggiunto:

gli atleti emofilici hanno partecipato alla Maratona di New York avvalendosi dei professionisti del Marathon Center di Brescia, guidati da uno dei più grandi allenatori nella storia della corsa, Gabriele Rosa.

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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