Perché l’epidermide sia in forma perfetta, la miglior cura inizia a tavola: a prescindere da massaggi, creme e peeling che possiamo applicare su di essa. Oggi a Roma ha luogo, in argomento, il corso Skineco ‘Belli mangiando’: partecipano dermatologi e specialisti di medicina anti-aging.
Pelle bella e giovane con il cibo, la parola agli esperti
Il dottor Filippo Ongaro, medico e specialista in medicina Anti-aging, ha dichiarato: “La più recente e stimolante branca della genetica è quella che ha chiarito come il Dna non sia un elemento statico che rappresenta il nostro destino biologico, ma che al contrario è un sistema dinamico che dialoga, interagisce e reagisce agli stimoli ambientali. Questa branca di studi, l’epigenetica, ha aperto orizzonti inimmaginabili nella medicina e nelle possibilità di prevenzione, ma ha implicazioni anche sui processi d’invecchiamento. Facendo le scelte giuste quindi possiamo accendere i geni buoni e spegnere quelli dannosi e influire sulla salute, ma anche sulla longevità e sulla bellezza. Un esempio confermato da molti studi riguarda le sirtuine, proteine cellulari capaci di riparare i danni che si accumulano giorno dopo giorno e che vengono stimolate da interventi come la riduzione delle calorie o l’assunzione di particolari fitonutrienti come il resveratrolo. Questo è di particolare importanza per la pelle, che fungendo da barriera e filtro con l’esterno è un tessuto sul quale i segni dell’età si accumulano con particolare facilità”.
Queste le parole della dottoressa Pucci Romano, specialista in Dermatologia e presidente Skineco: “Parte del nostro elisir di lunga vita è in cucina e il segreto risiede nelle radici ambientali, culturali e culinarie del nostro meraviglioso Paese. Pensiamo alle produzioni tradizionali: ulivi millenari per l’olio extravergine di oliva, una fonte di acidi grassi preziosissimi dal potere antiossidante, grassi vegetali buoni e poi l’uva sia da tavola sia da vino, specialmente il rosso, un concentrato di polifenoli e resveratrolo dalla spiccata azione antiossidante e anti-aging. Una posizione geografica in cui siamo esposti al mare per tre quarti che significa pesce azzurro, un vero concentrato di omega 3, che proteggono il cuore, ma non solo. Una dieta ricca di pesce significa una pelle più giovane, così come testimoniato anche dalle popolazioni orientali, che hanno nel pesce il loro ingrediente base. Purtroppo il link tra pelle e alimentazione è quello meno indagato e spesso usiamo il cibo come ‘medicina’ per migliorare i parametri ematochimici e limitare il rischio di alcune patologie, mentre dobbiamo iniziare a pensare alle centinaia di molecole degli alimenti come a preziose alleate della bellezza. Molecole che moltiplicano esponenzialmente le proprie qualità quando agiscono insieme, quelle sostanze che esercitano una funzione plastica, favorendo il rinnovamento cellulare, energetica nel senso di fornire carburante all’organismo, ma anche regolatrice e protettiva dei processi metabolici”.
Gli ingredienti per una pelle sana e giovane
Perché la pelle sia giovane e sana, nessun nutriente deve essere escluso dalla tavola: come in una grande orchestra sinfonica, nella quale ciascuno contribuisce alla perfezione dell’esecuzione. Ecco i nutrienti necessari.
I carboidrati sono il carburante del corpo, ma vanno scelti tra quelli più complessi e integrali, limitando i prodotti preconfezionati e di origine industriale. Questo perché proprio gli zuccheri semplici interagiscono negativamente con le proteine di supporto del derma, il collagene e l’elastina, che vengono danneggiate e perdono così la loro funzione di sostegno. Ecco allora come una dieta troppo ricca di carboidrati semplici corrisponde a una cute lassa, rilassata, poco densa dall’aspetto precocemente invecchiato.
Quando scegliamo il metodo di cottura di un cibo stiamo favorendo o contrastando rughe e invecchiamento. L’uso del forno ad alte temperature, grill, fritture e tutte le cotture a più di 120 gradi aumentano la presenza di prodotti di glicazione, molecole che derivano dal legame di zuccheri e proteine dannose per la cute e i tessuti. Danni impossibili da riparare e che devono quindi essere soggetti a intelligenti strategie preventive.
L’indice glicemico è la misura che indica la quantità di insulina secreta dall’organismo, in risposta all’introduzione di un alimento necessaria per metabolizzarlo. Ogni alimento ha il suo indice che va da 100 (sciroppo di glucosio) a 15 (zucchine). E’ stato osservato che una dieta ricca di cibi con elevato indice glicemico è correlata a un aumento dell’acne o al suo peggioramento.
Le proteine sono la struttura di sostegno e i costituenti essenziali di tutte le cellule e alcuni degli aminoacidi di cui sono composte possono essere introdotti solo con la dieta, perché il corpo umano non è capace di sintetizzarle. Tra le più importanti per un’azione anti-età, la creatina, che stimola la produzione di collagene ed elastina, la cisteina per unghie e capelli, la prolina per la sintesi delle proteine di sostegno. Soltanto una dieta varia, dunque, ci garantisce l’apporto di tutte queste magnifiche sostanze.
I grassi “buoni” sono preziosi e indispensabili per l’integrità della carriera cutanea, specialmente gli omega 3 e 6, che migliorano sia l’idratazione, sia l’elasticità della pelle. Ma anche il vituperato colesterolo ha la sua parte di meriti: è un precursore della vitamina D, che costituisce un elemento fondante delle membrane cellulari. Come sempre, ogni elemento deve essere assunto senza eccessi, preferibilmente da alimenti crudi. Al contrario i grassi idrogenati, ormai ubiquitari nei prodotti pronti, possono fare diversi danni: una recente ricerca ha ipotizzato che proprio questi ultimi siano responsabili dell’epidemia di smagliature, che affligge le donne moderne, anche giovanissime e magre.
Le vitamine sono capaci di riparare i danni tissutali e hanno una azione trofica; si accompagnano spesso agli antiossidanti e tutto è contenuto in alimenti dal gusto ottimo come frutta e verdura, da scegliere nelle varietà stagionali, al fine di beneficiare del massimo contenuto anche in minerali. Una piccola quota di vitamina C è vitale: soltanto con la sua presenza l’ organismo riesce a convertire le proteine nel prezioso collagene.
Per quanto concerne gli antiossidanti, bisogna precisare che quasi tutti gli alimenti ne contengono una quantità precisa, indicata con la sigla Orac: Oxigen radical adsorbance capacity, una misura della capacità di assorbimento dei radicali liberi. Se i valori sono elevati, ciò può aiutare a rallentare il processo di invecchiamento. Ne sono necessarie almeno 2000 unità al giorno per avere benefici.