La prosopoagnosia, altrimenti detta cecità per i volti, è un deficit del sistema nervoso centrale, acquisito o congenito. Dal volto, quando si è colpiti, non si riesce più a riconoscere le persone; nelle forme più gravi, la patologia impedisce addirittura il riconoscimento del viso di un familiare o di un amico. E’ colpito Luciano De Crescenzo, lo scrittore, regista, attore e conduttore televisivo, che ironizza sulla sua malattia pensando che il suo pubblico la identifichi come uno scherzo e che prima di partecipare a un evento chiede a bella posta i nomi di tutti i partecipanti.
Prosopoagnosia, un nuovo test
Esiste un nuovo test per la prosopoagnosia, determinato da un’équipe di studiosi dell’University college di Londra. Si tratta di un questionario, che permette di definire quanto la malattia sia grave. Pubblica la notizia a livello internazionale la Bbc. Ogni domanda delle venti che sono state formulate ha un punteggio da uno a cinque e alla fine viene accumulato un valore complessivo, che può raggiungere 100.
Fino a oggi, si giungeva a una diagnosi grazie a un test al computer: una serie di volti sconosciuti dovevano essere individuati, memorizzati e riconosciuti dal paziente.
Prosopoagnosia, la parola all’esperto
Richard Cook, ricercatore principale e docente senior nel College londinese, parlando con l’Independent ha affermato che ci sono due forme di prosopoagnosia. Uno è acquisito e normalmente è il risultato di un danno cerebrale, “per esempio da un incidente d’auto”. L’altra forma, legata allo sviluppo, era “in precedenza ritenuta incredibilmente rara”. Secondo Cook, comunque, la consapevolezza di questa condizione non è migliorata.
Come fare per contrastare la prosopoagnosia
Quando si sa di essere affetti da prosopoagnosia, per riconoscere le persone che ci stanno intorno si possono utilizzare indizi non facciali: per esempio il taglio dei capelli, i vestiti, la voce o altre caratteristiche distintive.
Altre caratteristiche della prosopoagnosia
Secondo il Prosopoagnosia research centre, coloro che sono colpiti possono fallire anche nel classificare oggetti, automobili, animali. Altri sintomi includono l’inabilità a identificare età, sesso ed espressioni emotive.