Le patologie dei tumori possono essere comprese meglio se ci si basa sulle scoperte del dipartimento di Bioscienze dell’Università statale di Milano. Come fanno le cellule tumorali a cambiare volume? Devono cambiare nella quantità e nelle dimensioni, posto che, come è noto, la divisione cellulare è impazzita, perché il volume risulti cambiato? E’ stato scoperto che il volume delle cellule, siano esse normali o anormali, può variare, anche di molto, perché esse nel nostro organismo portano l’acqua dall’una all’altra attraverso la membrana plasmatica.
Come è stato realizzato lo studio?
Per porre in essere questo studio è stata necessaria una ricostruzione ad alta risoluzione spazio-temporale in tre dimensioni di cellule primordiali germinali di zebrafish: un pesce tropicale, uno tra gli animali da laboratorio per antonomasia. E’ chiaro, dunque, che la forma delle cellule varia, in quanto le cellule hanno la necessità di mettersi in relazione: sia con l’ambiente circostante, sia con altre cellule dello stesso organismo. Per acquisire acqua sulla parete della cellula si creano delle protrusioni, chiamate bleb, destinate a scomparire quando la loro funzione è stata espletata. Caterina La Porta ha coordinato lo studio milanese, realizzato da un gruppo di elementi scelti su scala internazionale, del quale pubblica la notizia la Physical Review Letters.