Si chiama Robur, è l'etichetta musicale indipendente più "giovane" al mondo

Si chiama Robur, è l’etichetta musicale indipendente più “giovane” al mondo

Il più vecchio della Robur Musica ha 18 anni eppure sono un’azienda a tutti gli effetti. Venti adolescenti con la passione per la musica che decidono di prendere molto sul serio un progetto formativo di impresa simulata.

Nasce così una etichetta discografica con l’intento di scoprire nuovi talenti nel mondo “urban” e di aiutarli a realizzare il loro sogno. Tutto è iniziato lo scorso anno al liceo scintifico dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Giacomo Antonietti” di Iseo dove ha preso vita l’embrione di  Robur, un nome benaugurale che in latino significa “quercia” ed è simbolo di energia e di longevità. Si sono dati un organigramma e una struttura aziendale con business e marketing plan, tutto senza trascurare gli impegni scolastici.

#FRESHKERE, il primo evento firmato Robur Musica

L’avventura di Robur Musica si è coronata con un evento recente: #FRESHKERE ha coinvolto più di 500 studenti dell’Istituto Antonietti. I giovani imprenditori della classe 4^h hanno promosso l’evento per tutto il mese di maggio, raggiungendo un bacino d’utenza di oltre 50.000 utenti.L’evento comprendeva anche un contest aperto ad artisti emergenti che si sono esibiti davanti ad una giuria di esperti tra i quali erano presenti Max Brigante, speaker radiofonico co-fondatore di “Mamacita”; Renato Tanchis, Local catalogue & Strategic Manager per Sony Musica Ent. Italy e Thomas Cibelli, Label Manager di Urbana Label.

I finalisti del contest hanno proposto al pubblico un freestyle scritto sulla base di Domix, un beatmaker e Dj/produttore che ha realizzato un beat appositamente per i ragazzi di Robur Musica. Al termine di queste esibizioni, si sono alternati sul palco artisti di fama notevole nel mondo urban come il duo rapper Danien & Theø, che vanta oltre 2.000.000 di ascolti su Spotify e Quentin40, noto per il suo particolarissimo modo di rappare: tronca le parole.

Robur Musica è urban

Ad esibirsi al #FRESHKERE ci sono stati anche i primi due artisti firmati dai ragazzi di Robur Musica: Shok e Sace. Il primo, 22 anni, è un rapper ed extrabitter milanese che ha iniziato la sua carriera nella cantina di casa; Sace, invece, è un giovane artista romano che, nel 2018, ha lanciato la sua nuova serie di freestyle #GDAMN anticipando l’uscita del nuovo album. Gli ultimi arrivati sono i Flusso Sonoro duo perugino che, dopo aver partecipato al #FRESHKERE contest, hanno vinto l’opportunità di collaborare con Robur Musica. Qualche giorno fa hanno pubblicato il singolo “Domani” che segna la prima tappa di questa collaborazione nata proprio sul palco del #FRESHKERE.

Si chiama Robur, è l'etichetta musicale indipendente più "giovane" al mondo“Dovrebbe accadere più spesso nelle scuole, non solo perché così i ragazzi si avvicinano alla musica, ma soprattutto perché entrano in diretto contatto con la realtà del lavoro, un lavoro difficile, quello del mondo dello spettacolo dove tanti sogni si infrangono, ma qualcuno ce la fa”.

Potrebbero sembrare le parole di un insegnate e invece sono quelle di Shok, che ha commentato così l’esperienza vissuta a stretto contatto con gli studenti della 4°h, che per due anni lo hanno accompagnato in questa grande avventura musicale.

I ragazzi, coadiuvati da esperti del settore, soprattutto dal tutor aziendale Max Moroldo, lavorando all’interno di “Do It Yourself”, azienda tutor, hanno svolto tutte le attività tipiche di una label”, spiega la professoressa Monica Manessi, referente del progetto. “Non è stato facile, ma i ragazzi hanno dimostrato grande versatilità, fantasia e volontà di mettersi in gioco, capendo di essere un team nel quale la validità del lavoro individuale determina la buona riuscita del lavoro collettivo”.

Tanti maestri per imparare a diventare Robur Musica

Oltre alla formazione diretta, il piano di studi proposto dal tutor aziendale Max Moroldo, fondatore e presidente delle aziende Do It YourselfSi chiama Robur, è l'etichetta musicale indipendente più "giovane" al mondo Multimedia Group e Baby Angel Music, ha previsto una serie di interventi autorevoli e la visita presso importanti realtà del settore. Tra gli ospiti: Federico Giardina, digital content manager di Energy Production; Vittorio Lombardoni, presidente di Self Distribuzioni; Alberto Locatelli artist digital development della Sugar Music; Renato Tanchis, strategic & catalogue marketing manager Sony Music; Sandro Bani, channel manager Made In etaly e Believe Digital Italia; Marco Legnazzi, sales manager Sony Music Italia; Luca Piovesan, avvocato, esperto in diritto d’autore e diritti connessi.

A completare la formazione, tre visite che hanno acceso gli entusiasmi dei giovani aspiranti “discografici”, la prima a Milano presso Machete Production, etichetta discografica indipendente leader della musica rap, premiata recentemente dall’Impala come migliore etichetta emergente italiana a livello europeo; la seconda a Viareggio all’House Of Glass, tra i cinque migliori studi in Europa, dove si sono cimentati nella realizzazione di un brano musicale; infine nel bresciano, presso gli studi di Radio Viva FM dove, in diretta, hanno presentato il progetto ROBUR MUSICA.

Robur Musica perché non è vero che 1 su 1000 ce la fa

Un progetto davvero affascinante, al passo con i tempi”, spiega Max Moroldo. “I ragazzi, hanno sposato da subito l’idea di rendere concreto e operativo il progetto Robur Musica. Sono loro i veri protagonisti: un collettivo dinamico, volenteroso e preparato. Un perfetto esempio di come il progetto scuola-lavoro, se fatto seriamente e con entusiasmo, possa portare a ottimi risultati”.

I giovani ormai parlano ai loro coetanei con lo stesso linguaggio della musica, senza alcuna censura, e lo fanno a colpi di rime, con il Rap che spesso è espressione di protesta, di disagio sociale, ma anche sinonimo di creatività, di dinamismo e libertà. Lo fanno con gli strumenti che preferiscono: i social network, dove scrivono “20 di noi per realizzare il tuo sogno”. E qualcuno questo sogno lo ha già realizzato.

“Impegno e generosità sono stati elementi che hanno caratterizzato tutto il percorso. Quello dei ragazzi, sicuramente, ma anche quello di aziende che in modo del tutto disinteressato hanno investito tempo, energie e risorse per realizzare il progetto nel migliore dei modi”, commenta Vincenzo Carola, vicepreside del I.I.S Antonietti di Iseo. “Una dimostrazione di impegno civile con una profonda connotazione educativa, la dimostrazione pratica che si possono realizzare grandi cose senza chiedere nulla in cambio”.

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