Fibro-miomi uterini: italiani leader nel mondo dell’isteroscopia

Fibro-miomi uterini: italiani leader nel mondo dell’isteroscopia

Fibro-miomi uterini: costituiscono un problema da risolvere, ma siamo nel luogo giusto. L’isteroscopia nel mondo, del resto, “parla” italiano. Si tratta di una tecnica endoscopica diagnostico-terapeutica, che permette di visualizzare direttamente la vagina, il collo dell’utero, il canale cervicale, la cavità uterina e gli orifizi tubarici.

Fibro-miomi uterini: italiani leader nel mondo dell’isteroscopiaTra i migliori, spiccano nell’ambito i medici della nostra Penisola. Gli abitanti del Bel Paese sono innovatori nelle strumentazioni, unici nelle metodologie, primi nelle casistiche nella lotta ai fibro-miomi uterini. Di che cosa parliamo? Di un vero e proprio fenomeno sociale, che coinvolge oggi in Italia più di 3 milioni di donne, una su quattro in età fertile. E’ chiaro: la comunità scientifica internazionale riconosce il primato italiano.

Fibro-miomi uterini: le innovazioni

Arbor vitae, associazione no profit di endoscopia ginecologica, ha premiato con una targa celebrativa molti dei più illustri nomi del settore: è accaduto 26 ottobre ad Avigliano Umbro, in occasione della quarantesima edizione del corso residenziale di formazione di isteroscopia promosso da Arbor vitae, con oltre tremila studenti in ventitré anni di attività. Un evento che si è trasformato in un caleidoscopio di innovazioni, che seguiamo qui nel suo muoversi, come si mostrano i colori di un ventaglio. Ivan Mazzon, presidente di Arbor vitae, ha passato in rassegna i nuovi metodi che oggi portano il nome di molti ginecologi.

Fibro-miomi: tecnica ad enucleazione con ansa fredda

Per cominciare, descriviamo la tecnica a enucleazione con ansa fredda: essa si avvale dell’uso di uno Fibro-miomi uterini: italiani leader nel mondo dell’isteroscopiastrumento meccanico che non genera calore: lo dice la parola stessa. E’ così che si evita il rischio di complicanze, cioè perforazione, aderenze, formazioni cicatriziali all’interno dell’utero. Come funziona questa tecnica? Si seda (in modo lieve) la paziente e si introducono attraverso la vagina una telecamera di ultima generazione, collegata all’isteroscopio, e gli strumenti miniaturizzati che permettono di asportare il fibroma.

Cancro dell’endometrio: trattamento resettoscopico

Il trattamento resettoscopico del cancro dell’endometrio si basa invece su tre fasi, per la “three step technique”: asportazione del tumore, asportazione di endometrio circostante, asportazione di miometrio sottostante il tumore. Si agisce al fine di scongiurare ogni pericolo.

Entrambe le tecniche citate, diffuse in molti ospedali italiani ed esteri, sono note come tecniche Mazzon.

Parliamo ora della metodica resettoscopica nel trattamento dell’istmocele (istmoplastica). L’istmocele è un’alterazione del rivestimento interno dell’utero che può comparire dopo uno o più tagli cesarei. Esiste il progetto di un miniresettore da 5 millimetri. E’ conosciuto con il nome di un altro pioniere dell’isteroscopia nel mondo, Giampietro Gubbini, fino al 2003 alla clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università di Bologna, oggi alla Casa di Cura Villa Toniolo. Si tratta di uno strumento per la chirurgia resettoscopica in grado, a differenza di quello da 9 millimetri, di trattare adeguatamente la maggior parte delle patologie endocavitarie a livello ambulatoriale.

Stefano Bettocchi, professore e coordinatore del servizio di endoscopia ginecologica, presso il Policlinico di Bari, dal canto suo ha trasformato l’isteroscopia, prima attuata in modo classico, in una tecnica ambulatoriale (office) e senza sedazione.

Raffele Ricciardi del Policlinico di Abano Terme (Padova) ha invece ideato uno strumento, l’istero-endoscopio operativo Ehs (Endo hystero surgery), una sintesi tra l’isteroscopio operativo e il resettoscopio che ha consentito un maggior rispetto delle strutture anatomiche femminili.

Attilio Di Spiezio Sardo, professore associato all’Università Federico II di Napoli e giovane talento dell’isteroscopia italiana, premiato nel 2008 e nel 2015 in America con l’isteroscopio d’oro, si è espresso in questo modo: “Mazzon è il padre di una generazione di isteroscopisti moderni e la scuola italiana non ha eguali nel mondo”. Paolo Casadio, del Policlinico Sant’Orsola di Bologna, ha aggiunto: “Arbor Vitae ha sempre promosso una chirurgia conservativa e funzionale dell’utero, il ripristino delle sue funzionalità con la correzione del sintomo con l’obiettivo principale di tutelare laddove possibile sempre la fertilità della paziente”. Un mosaico di nomi eminenti, con risultati pratici molto rilevanti: ecco su che cosa possiamo contare.

Fibro-miomi uterini: che cosa sono?

I fibro-miomi uterini, neoplasie benigne, sono composti da cellule che hanno origine dal tessuto muscolare liscio che compone il miometrio, cioè la tonaca muscolare della parete uterina, e da una quota variabile di tessuto connettivo e matrice collagene.

Fibro-miomi uterini: come appaiono

I fibro-miomi uterini si presentano come formazioni solide, biancastre, sferiche o poli-lobulate; possono localizzarsi all’interno dell’utero (cavità endometriale), nello spessore della sua parete muscolare (miometrio) o crescere verso l’esterno (perimetrio e spazi pelvici).

Sebbene siano spesso asintomatici, possono essere responsabili di sanguinamento uterino atipico, algie pelviche, disturbi urinari, infertilità e aborto ricorrente.

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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