Bagni di foresta: ecco il potere di guarigione della natura

Bagni di foresta: ecco il potere di guarigione della natura

Bagni di foresta. Chi non ha sognato di immergersi nel verde — dove si fa più fitto, più cupo — come parte del tutto. Chi non ha pensato di essere un elemento dell’ecosistema, che è primario, che è sorgivo: di sentirsi come un essere vivente tra gli esseri viventi, in un insieme. Chi non tende, infine, a fare un bagno nella foresta. Il nostro corpo richiede di seguire i ritmi di vita naturali e primordiali. E’ fondamentale, del resto, concedere alla natura di ritrovare il suo posto all’interno di ognuno di noi.

Bagni di foresta: la soluzione al frenetico quotidiano

Noi stessi affondiamo le radici nel ripetersi dei cicli della natura, che ha i suoi ritmi diversi da quelli che Bagni di foresta: ecco il potere di guarigione della naturaoggi il mondo umano impone. La vita frenetica contemporanea, in effetti, è un problema da risolvere. In che modo? Una soluzione illuminante in questo senso arriva dal Giappone, dove oltre 30 anni fa si iniziò a parlare di Shinrin-yoku. Il termine, coniato nel 1982 da Tomohide Akiyama (all’epoca direttore dell’Agenzia forestale giapponese), in inglese suona Forest bathing: in italiano, bagno di foresta.

Bagni di foresta: immergersi nella natura

In modo chiaro ed evocativo, l’espressione descrive un metodo della medicina orientale, per molti versi vicino all’aromaterapia, che consiste nel passeggiare immersi nella natura, in particolare nella foresta. Che cosa avviene con un bagno di foresta? I sensi vengono immersi nelle speciali qualità dell’ambiente, fluido e oceanico, dei boschi. Questa pratica è in grado di determinare incredibili benefici, soprattutto quando si realizza in maniera prolungata, rilassata e priva di distrazioni.

Al di là dell’innegabile e immediato sollievo mentale infatti il forest bathing offre un giovamento tangibile a livello fisico.

Bagni di foresta: i benefici più immediati

I benefici più immediati e misurabili di un Bagno di foresta sono:

– diminuzione della frequenza e della pressione sanguigna

– diminuzione dei livelli di cortisolo e di amilasi salivare (entrambi indicatori di stress e stati di tensione)

– aumento delle difese immunitarie

Bagni di foresta: ecco il potere di guarigione della naturaCome avviene tutto questo? In primo luogo grazie ai fitoncidi, oli essenziali rilasciati in forma volatile, utili alle piante per difendersi dagli insetti nocivi e dai parassiti. Ai fitoncidi si aggiunge l’ossigeno arricchito emesso dagli alberi, la vista di paesaggi gradevoli, l’ascolto di suoni rilassanti (in particolare quelli che sono definiti i “tre big” della foresta: il canto degli uccelli, lo stormire delle foglie, il suono dell’acqua corrente). Un potente “intruglio medicinale” – ed emotivo – che fa sentire immediatamente meglio chi si immerge nella foresta.

Gli effetti di un Bagno di foresta permangono per alcuni giorni. Questo significa che una pratica regolare può renderli pressoché costanti e mantenerli a livelli ottimali.

Bagni di foresta e progettazione di edifici

I risvolti degli studi relativi al Forest bathing sono molteplici e in continuo sviluppo. Ci sono applicazioni nella progettazione di edifici — soprattutto luoghi di lavoro, uffici e ospedali — dove una presenza, massiccia e correttamente pianificata, di aree verdi può fare la differenza sulla qualità di vita dei lavoratori e sul recupero dei malati.

Una foresta dimora in ognuno di noi

“In ognuno di noi dimora una foresta che è lo specchio interiore delle grandi foreste del mondo”. I bagni Bagni di foresta: ecco il potere di guarigione della naturadi foresta sono una pratica “che rientra nella gamma di strategie di cura individuale che tutti hanno a disposizione e rappresenta altresì un formidabile percorso di attivismo per quanti sono chiamati ad aiutare a risanare i rapporti spezzati tra l’uomo e il mondo extraumano. Non c’è alcuna separazione tra esseri umani e natura, né i primi godono di un salvacondotto che consenta loro di sfuggire agli effetti dei traumi che infliggono alla madre terra. Il risanamento dell’uomo e delle foreste si produce in contemporanea o non si produce affatto, e la medicina portatrice di tale risanamento si trova nel loro rapporto”.

La foresta è pronta a sostenerti

I bagni di foresta sono una filosofia. “Una delle frasi chiave, a cui i praticanti fanno costante riferimento, è ‘La foresta è pronta a sostenerti’. Sebbene implichi uno sforzo da parte nostra, paradossalmente è proprio rilassandosi nell’abbraccio della foresta che più facilmente si ottengono i benefici. E tali benefici sono assai numerosi. In qualità di partner durante questa pratica, gli alberi e le foreste vi danno il benvenuto: riconoscono la vostra foresta interiore e ne richiamano l’attenzione”.

Bagni di foresta: ricordo di un albero

“Soffermatevi un momento sul ricordo di un albero che è stato in qualche modo importante per voi nei primi anni della vostra vita: magari passavate accanto a un ginkgo sulla via per andare a scuola e, ogni autunno, per una settimana illuminava la brezza con l’oro delle sue foglie. Oppure c’era un enorme acero nascosto nel bosco vicino a casa vostra, un albero che credevate di conoscere solo voi: magari andavate lì ogni volta che avevate bisogno di rimanere soli. Se non rammentate o non avete mai saputo il nome della specie, non ha alcuna importanza: ciò che importa è la connessione che avevate con quel particolare albero — quella vivida sensazione di avere un legame personale che è parte dell’essere in rapporto con qualcuno o qualcosa. Qual era il vostro rapporto con quell’albero? Man mano che gli alberi emergono dal paesaggio della vostra memoria, quali dettagli ricordate? Quanti anni avevate a quell’epoca? Quando avete visto per la prima volta l’albero? In quali circostanze? Come avete interagito con lui? Vi siete arrampicati o avere cercato riparo sotto i suoi rami, avete costruito una capanna sul suo tronco o ne avete colto i frutti?

Cosa rammentate dell’albero stesso? Figuratevi la sua grandezza, la sensazione della corteccia sotto le dita, le foglie o gli aghi, come cambiava di stagione in stagione. Può essere che solo ora, mentre entrate in contatto con il ricordo di quell’albero, cominciate a ravvisare il posto che ha occupato nella vostra vita e a scorgerne

nuove dimensioni. Completando il quadro con i dettagli di quel primo incontro, lasciate che la memoria assuma la forma di qualsiasi magia vi offra l’immaginazione”.

Bagni di foresta: ecco il potere di guarigione della naturaLo afferma M. Amos Clifford, fondatore dell’Association of Nature and forest theraphy. Si tratta di un’organizzazione, che guida il movimento per integrare la natura e le terapie forestali nei sistemi sanitari, educativi e di gestione del territorio. E’ stato uno studente di filosofia buddista per oltre vent’anni ed è il fondatore dello Sky Creek Dharma Center a Chico, in California. E’ autore del libro Bagni di foresta – Il potere di guarigione della natura con l’arte dello Shinrin-yoku, edito qurest’anno da Armenia, nella collana Raggi d’oriente.

Il testo ha 192 pagine e un prezzo pari a 12,50 euro. Propone anche una serie di recenti studi scientifici che hanno dimostrato l’utilità dei Bagni di foresta: i più autorevoli sono quelli delle Università di Chicago e San Francisco. Altrettanto interessanti le ricerche di Yoshifumi Miyazaki, della Chiba university di Tokyo.

Bagni di foresta: primi ricordi dell’autore

L’autore esprime in tal modo i propri ricordi: “Il mio primissimo ricordo è la presenza degli alberi. Sono nella culla, nella mia cameretta al secondo piano dove c’è una finestra aperta. Man mano che il cielo si accende delle luci dell’alba, sento gli alberi che salutano il mattino cantando. Con sottile voce vibrante gli aranci danno inizio al coro dell’alba: ‘Aranci! Aranci! Noi siamo gli Aranci!’. È un canto traboccante di gioia. I limoni rispondono: ‘Limoni! Limoni! Noi siamo i Limoni!’, e il loro inno è ugualmente gioioso. Botta e risposta, sulla soglia tra la notte e il nuovo giorno, gli alberi cantano. Quei canti sono stati la primissima sequenza del paesaggio sonoro della foresta dentro di me. Non so spiegarmi come mai sapessi che alcuni alberi si chiamavano ‘aranci’ e altri ‘limoni’. Il mio cuore si commuove di fronte a questo mistero e a come esso suggerisca l’esistenza di livelli di rapporto tra persone e alberi ben oltre la portata del nostro immaginario culturale”. Ecco come le piante toccano le nostre vite.

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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