Staminali da sangue congelato
Le cellule staminali, cellule primitive non specializzate, che possono trasformarsi in diversi altri tipi di cellule del nostro corpo, sono utili per comprendere lo sviluppo di determinate patologie e per attuare test su nuove terapie, che potrebbero risultare vitali per il genere umano. Mentre prima era necessario, per produrle, disporre di sangue fresco, ora anche le cellule prese da campioni di sangue congelato di adulti possono essere fatte regredire a uno stadio simile a quello delle cellule staminali embrionali. Avviene nei laboratori del Centro di Biomedicina dell’Accademia Europea di Bolzano (Eurac). Pubblica lo studio il Journal of visualized experiments. Il nuovo protocollo, in sintesi, permette di arrivare a cellule staminali pluripotenti indotte. Ricordiamo che un tempo, e con maggior precisione ancora nel periodo della prima guerra mondiale, le trasfusioni dovevano essere fatte da individuo a individuo, perché l’assenza di anticoagulanti non permetteva di conservare il sangue: per le cellule staminali, è stato fatto forse un passo avanti analogo. La procedura rende più semplice il processo per ottenere le cellule.
Ma che cosa avviene con la procedura tradizionale? Il sangue fresco viene centrifugato e in esso dei reagenti separano le cellule da riprogrammare. Con il sistema con il sangue congelato, si riduce il numero dei reagenti. Tutto ciò riduce tempi e costi e le operazioni di laboratorio diventano meno complesse. Le biobanche, anche quelle di altri centri di ricerca, sono fonti utilissime di campioni di sangue congelato e potranno essere utilizzati anche campioni raccolti per altre ricerche.