Non ha ancora acquisito sicurezza nei movimenti, perde l’equilibrio, é scoordinata, distende la testa e il collo per spostare il peso da una parte all’altra del corpo. Non stiamo parlando di una puledrina appena nata, che si accinge ad alzarsi in piedi per la prima volta, ma di quelle donne che vorrebbero sentirsi belle sui tacchi, ma ancora non hanno imparato a dominarne l’altezza.
Belle sui tacchi è possibile?
Il laboratorio “Belle sui tacchi” si terrà a Bergamo sabato 1 aprile 2017, dalle 10 alle 16.30 e si basa su una modalità di apprendimento corporea totalmente innovativa che permetterà di muoversi con comodità anche con i tacchi. “Per molti anni non sono mai salita sui tacchi”, spiega Valentina De Giovanni, “Ero intimorita dall’idea di affrontare la scomodità di camminare sulle punte dei piedi”. Valentina, dopo aver lavorato su stessa per conoscere i trucchi di un portamento regale anche sulle scarpe alte, è riuscita ad ottenere una camminata fluida e senza fatica. “È veramente inutile soffrire. Il metodo è stato pensato per donne contemporanee che vogliono sentirsi belle ed eleganti senza rinunciate alla comodità in ogni momento della loro vita”, conclude Valentina De Giovanni che è anche ideatrice del corso Sopravvivere a 8 ore in ufficio, percorsi che utilizzano il movimento per rendere la vita di tutti i giorni più facile e comoda. Belle sui tacchi e perfettamente in equilibrioDurante il seminario si imparerà a sfruttare al meglio lo slancio del piede a terra, mantenendo l’equilibrio, senza irrigidirsi, per essere armoniose anche sui tacchi. La percezione di se stesse è decisiva per riuscire a mantenere una corretta postura e per avere coscienza del modo in cui ci si muove. “Belle sui tacchi” si basa sul Metodo Feldenkrais e aiuterà le partecipanti a modificare la percezione di ciò che accade intorno a noi quando ci muoviamo in un’ottica completamente nuova sviluppando la consapevolezza di sé e dei propri gesti. Questo permetterà anche di ottenere una postura più corretta con la schiena dritta, le spalle indietro e il mento in su, perché si offre al proprio corpo una nuova prospettiva. In questo modo, si abbandonano anche gli irrigidimenti e le fatiche di cui neppure ci accorgevamo.
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