Jon Rance, scrittore inglese alla soglia dei quarant’anni alla sua prima grande esperienza di autore, ha deciso, mettendosi a scrivere questo romanzo,che era giunta l’ora di dare un scrollata agli uomini della sua generazione, troppo pigri per affrontare le responsabilità della vita.
E così ne ha scelto uno che li incarna tutti, tale Harry Spencer, professore di storia, uomo abitudinario e tranquillo, capace di procrastinare all’infinito i suoi impegni non volendo mutare i suoi ritmi vitali e lo ha fatto diventare il protagonista della sua storia.
“Non son degno di tre” racconta, sotto forma di diario, alcuni mesi della sua vita, nove per la precisione, durante i quali egli sarà costretto a prendere coscienza del fatto che ormai è un adulto a tutti gli effetti e soprattutto del fatto che sarà irrevocabilmente e per tutta la sua vita un padre.

Essere tale provoca in lui un profondo turbamento, descritto con ironia da Jon Rance, per altro nella realtà amorevole padre dei suoi bambini.
Che cosa significa diventare padre?
Quante rinunce implica per un trentenne tale nuova condizione?
Decisamente troppe, per un Peter Pan come Harry che non ha nessuna voglia di crescere nel mondo degli adulti, dal momento che si trova perfettamente a suo agio tra gli amici al pub, a bere e divertirsi, lasciando magari anche aperto qualche spiraglio per emozionanti avventure.
Dopo una serata trascorsa con amici da lui considerati ormai inavvicinabili, alle prese con biberon, pappe, pannolini e un nuovo bebè in arrivo, Harry è certo, il ruolo del padre non fa per lui: peccato che Emily stia per annunciargli di essere incinta, gettando alle ortiche tutta la sua sicurezza.
Da questo momento Jon Rance segue passo passo l’auspicabile cambiamento di Harry, tra ostacoli che assumono le forme di una procace ex e minime convinzioni di essere sulla strada giusta.
Il romanzo, inizialmente autoprodotto dall’autore e trasformatosi poi in un grande successo editoriale, affronta con brio e leggerezza un tema molto serio, quello della maternità e paternità procrastinate negli anni, abitudine sempre più diffusa, per motivi di scelta e di contingenza, dalle nuove generazioni, ribaltandone l’ottica.
Il figlio voluto e scelto “POI” diventa un figlio in arrivo “ADESSO”, a seguito di uno dei tanti imprevisti che si incontrano nella vita.
E ogni cosa va riconsiderata.
Care lettrici donne, si sa, i maschietti sono così quando devono affrontare queste situazioni, temono di perdere la loro centralità nella coppia, la loro libertà e autonomia e diventano difficili da gestire, tanto che, come ogni neomamma sa, i primi tempi si ha a che fare con due bambini, non con uno…
Ma poi crescono e imparano, non bisogna disperare.
Cari lettori uomini che vi ritroverete nel personaggio di Jon Rance, sorridete di voi stessi e delle vostre paure, leggendo questo romanzo, ma subito dopo ripiegate con cura il costumino verde di Peter Pan, riponetelo nell’armadio e regalatelo al vostro pargolo per Carnevale.
Là fuori c’è la vita vera, da dividere con la vostra compagna, dimostrando che siete ormai degni non di uno, non di due, ma di tre.

E scusate se è poco.
AUTORE : Jon Rance
TITOLO : Non son degno di tre
EDITORE : Longanesi
PAGG. 365, EURO 14,90
disponibile in versione e-Book