Catch Diversity: e se gli umani fossero come le mele?
Secondo il prestigioso magazine National Geografic sono circa 3.000 le varietà di mela conosciute, solo una decina però rappresentano ben il 70 per cento della produzione mondiale. E le altre 2990 mele “diverse” dove sono finite? Una domanda cui in qualche modo sembra rispondere Catch Diversity, installazione dell’artista bresciana Milena Bini (Mila), inaugurata ieri pomeriggio all’IperSimply di via Valle Camonica a Brescia.
Catch Diversity: 100 mele “diverse” al supermercato
Ma se al supermercato le mele sono di casa, l’arte lo è sicuramente meno, ma non per questo incompatibili. Così, da un’idea di Fabrizio Ecca, direttore dell’ipermercato, il luogo che abitualmente risponde ai bisogni della pancia, per 7 giorni (fino al 17 dicembre), diventa anche teatro di cultura, opponendo al concetto di mela “standardizzata”, omologata dal mercato globale, quello di mela “unica”, frutto della biodiversità e, nel caso specifico, di Milena Bini.
“Prendendo spunto appunto dalla figura della mela e utilizzandone la forma come base costruttiva ho modificato il più possibile l’esterno di ognuna delle 100 mele che compongono l’installazione“, racconta l’artista. “E’ un invito a riflettere sulla propria e sull’altrui diversità, sulle peculiarità di ciascun individuo”.
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Camminando attraverso l’installazione, composta da mele tutte uguali solo in apparenza e realizzate in ceramica con metodi e tecniche diverse sembra un po’ di giocare a “trova la differenza”. In effetti è curioso analizzare, frutto per frutto, le diversità e le similitudini. “Viene naturale riconoscersi nelle caratteristiche qualitative dell’oggetto, come la superficie o il colore, scegliendo quindi consapevolmente e secondo basi puramente soggettive di quale oggetto sentirsi parte e da quali allontanarsi”, spiega Milena Bini. “In questa scelta ogni persona dovrebbe cogliere e apprezzare la propria intrinseca diversità, così come ha colto la diversità delle mele esposte e abbracciare la diversità altrui, non solo comprendendone l’esistenza, ma anche la bellezza”.
Il risultato complessivo è il ritratto colorato di una società in cui si ha una forma comune e una cultura differente.
Antiche come il mondo
Senza contare che le mele sono un frutto antico quanto l’uomo e la loro storia si intreccia con la mitologia e le religioni. Forse proprio per questo un logoro proverbio recita che una mela al giorno toglie il medico di torno. Le mele di Catch Diversity sono belle anche per questo: richiamano dal subconscio forme, profumi, sapori, consistenze sedimentate nel nostro io più profondo. Ruvide, lisce, porose, striate. Toccarle è come accarezzare una parte di noi stessi.
“L’ispirazione per questa installazione è nata da una storia che ho scritto alcuni anni fa e che si intitola “A Big Apple”, biografia di una meletta verde che vive il disagio di crescere in mezzo a tante mele rosse, belle e profumate. Dovrà lottare per accettare la sua diversità e farsi accettare dalle altre. Ma alla fine, come in ogni favola, verdi e rosse vissero tutte felici e contente”.
Catch Diversity, poi cogli la mela
100. Tutte diverse, tutte colorate, effetto cromo o striate, lucide o opache, natalizie oppure ever green.
Le mele di Mila sono un’edizione limitata: numerate e autenticate dall’artista. In vendita a partire da 70 euro l’una.
Catch Diversity. Info
Dove: IperSimply Sant’Anna, Via Valle Camonica 15 Brescia.
Quando: fino al 17 dicembre 2016
Ingresso gratuito