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Benessere

Come far funzionare la coppia: amarsi per saper amare l’altro

09/07/2022
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Si sente spesso parlare del concetto “amarsi per amare l’altro“, concetto veritiero, ma che molti trovano un poco confuso.

Cosa significa veramente amarsi? Come si capisce se ci stiamo amando o se ci manca l’ingrediente dell’amor proprio nella nostra relazione di coppia e stiamo cadendo nella dipendenza affettiva?

Cosa significa amarsi?

L’amor proprio è alla base di una relazione d’amore sana con l’altro e si manifesta con una autostima difficile da scalfire e con l’accettazione della propria persona a tutto tondo, con pregi e difetti.

Proprio la questione “difetti” diventa fondamentale per poter riconoscere una persona che ha una sana autostima.

Che siano difetti fisici o psichici, se una persona sa accettarli e accettarsi riconoscendoli, si può dire che abbia una visione non solo realistica di sé stessa, ma anche che abbia una autostima sana ed equilibrata ed è in grado di amarsi.

Sapere e accettare di sbagliare, riconoscerlo, risulta fondamentale per saper chiedere scusa in un dato momento e ritrattare se c’è bisogno di cambiare.

Questo aiuta nel dialogo con l’altro, nella comunicazione di coppia, nella comprensione e nell’atteggiamento propositivo di entrambi i partner .

Per una sana autostima, si sa che il ruolo dell’infanzia è fondamentale, il rapporto coi propri genitori, la maniera in cui si è ricevuta l’educazione e il legame affettivo, risultano importanti.

Si può comunque arrivare ad avere un’autostima sana, sebbene non si abbia avuto un’infanzia per così dire “idilliaca”, grazie alla psicoterapia.

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Relazione sana e dipendenza affettiva

“Grazie all’accettazione del sé, si instaura una relazione con l’altro, col partner, molto più sana, fatta di dialogo, fiducia, una comunicazione sana e libera”, dice la dottoressa Cristina Mitola, collaboratrice del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”.

“La dipendenza affettiva invece, che molti scambiano per amore, ma che in realtà non è altro che un “riempitivo amoroso” volto a supplire le carenze dell’ infanzia, ostacola una serena vita di coppia.

La dipendenza affettiva è molto difficile da vedere e molte volte non se ne riconosce la tossicità.

Per questo, quando la coppia sente che il dialogo sta venendo meno, la fiducia anche e la stima nei confronti dell’ altro vacilla, si consiglia, prima di prendere drastiche decisioni, di ricorrere a un terapeuta di coppia in grado di mediare tra le due parti, evidenziare la tossicità eventuale nella dinamica relazionale e sanare ciò che è sanabile per amarsi di più.

L’amore è sereno e da serenità, la dipendenza affettiva crea invece ansia e incomprensioni inutili.

Queste ultime potrebbero essere risolte facilmente con una buona psicoterapia e la volontà di cambiare, amarsi e migliorare”.

Bonus psicologo

“Da alcune settimane il decreto per attivare il Bonus Psicologo è stato firmato dal ministro Speranza”, dice Gianni Lanari, psicoterapeuta responsabile del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”.

“Il Bonus Psicologo è utile anche per chi aspira a gestire meglio il proprio rapporto di coppia.

Consiste in un contributo fino a 600 euro per effettuare delle sedute con psicoterapeuti regolarmente iscritti al relativo albo professionale.

Per questo scopo sono stati assegnati 10 milioni di euro per l’anno 2022.

Adesso, dopo la pubblicazione in gazzetta ufficiale, il tutto sarà gradualmente operativo e si potrà così aiutare chi non può permettersi di pagare di tasca propria le sedute di terapia di coppia”.

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