Lifestyle -Wilde Rose, agile con le dita, obsoleto ladro di portafogli

emilioSu una metro stracolma in ora di punta, sparisce di tasca l’iPhone a mia moglie: poco male tanto ha un back up completo, il telefono assicurato, la TMobile glielo rimpiazza immediatamente ed essendo il telefono bloccato (causa furto) sarà totalmente inutilizzabile. Questo mi porta a pensare ai ladruncoli di telefoni, moderna versione 2.0 della nota generazione di storici ladri di portafogli, “occupazione” illegale ormai in via di estinzione a New York.

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Non avendo mai subito furto di portafogli, dedico un pensiero quasi innocente ai borseggiatori, documentandomi: Wilfred Rose, 58 anni era uno dei 50 più ricercati (se non il più noto) alla polizia di New York. Ha speso la sua carriera in larga parte evitando arresti per 40 anni ma centrando perfettamente i soggetti da alleggerire del portafogli. L’inizio è stato nella New York roboante e caotica degli anni 70, fuori dal Teatro Apollo di Harlem dove code e masse di persone confuse erano vittime ideali all’ordine del giorno.

Usando il dito indice e medio come bacchette cinesi, il talento del signor Rose lo ha portato in primis a leggere attraverso abiti lussuosi o pantaloni costosi la presenza di portafogli rigonfi e poi, studiando fattura e forma delle tasche, ha sviluppato raffinate tecniche per asportare i soldi altrui. Furto con gentilezza era il suo forte, mentre aiutava turisti ai nastri dei bagagli in aeroporto (il miglior colpo 5.000 dollari in una busta con tanto di anello di diamanti).

Quotidiane ore di punta in metrò hanno dato soddisfazione a Wilfred, sempre sulla tratta da Harlem fino alla 42esima e viceversa. Sotto la 42esima, sostiene le carrozze iniziano a svuotarsi e per ovviare al defluire dei viaggiatori, Wilfred Rose ha appositamente cominciato a bloccare le porte delle carrozze aperte, per qualche minuto, creando ritardo nei convogli e maggior affluenza nei vagoni. Sfortuna vuole che a marzo, il suo ultlimo tentativo di furto sia finito tra le braccia di agenti in borghese e, a questo giro, gli sono stati comminati 18 mesi di carcere, che dovrà scontare per la prima volta in vita (dopo 40 anni di onorata “carriera”). I detective che l’hanno visto aggirarsi sulle prede per decenni, erano loro stessi increduli, quando l’hanno pizzicato in azione ed arrestato su due piedi.

“Molto presto”, dichiara Wilfred “non ci sarà più nessuno di noi…”, riferendosi ai ladri di portafogli. “C’è molto meno denaro contante in giro, molte più carte di credito in tasca e i ladri giovani clonano bancomant… nessuno più si dedica a ciò che faccio io, ci vuole troppa pazienza e abilità. Ormai temo anch’io d’esser troppo vecchio per queste cose.”

Lascerà famiglia, figli e nipoti ad Harlem, durante la sua prigionia, sebbene le sue figlie non abbiano mai saputo che “lavoro” facesse davvero loro padre.

Emilio Paschetto, New York

 

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