Mani pulite: 10 modi per dire stop a germi e batteri, con acqua e sapone
Benessere

Mani pulite: 10 modi per dire stop a germi e batteri, con acqua e sapone

21/06/2017
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La mattina shopping con le amiche, per pranzo un pic nic al parco, il pomeriggio in piscina e la sera un gelato in centro. Il mese di giugno porta con sé tanta voglia di uscire di casa, di incontrare i nostri amici e di frequentare posti nuovi. Dopo essere stati all’aria aperta e dopo essere entrati in contatto con così tante persone diverse, è necessario lavarsi le mani in modo accurato e attento. Le mani pulite, infatti, sono la miglior garanzia per evitare che i batteri presenti sulla pelle riescano a superare la barriera cutanea penetrando nell’organismo.

Le nostre mani sono il nostro principale mezzo di contatto con il mondo: ma quando e come bisognerebbe lavarle durante la giornata?  Il Professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano e Direttore Sanitario dell’IRCCS Galeazzi di Milano, ci ha fornito qualche suggerimento per curare al meglio l’igiene delle nostre mani.

“Iniziamo con dire che per lavare accuratamente le mani è necessario utilizzare sempre il sapone, preferibilmente quello liquido, che scivola meglio in ogni piega della pelle”, dice Pregliasco. “Va applicato su entrambi i palmi e strofinato accuratamente anche sul dorso per almeno 40 secondi, senza dimenticare gli spazi tra le dita e le unghie. Poi si risciacqua bene sotto un getto di acqua corrente e ci si asciuga con una salvietta pulita e monouso”.

Di seguito 10 ottimi motivi per non dimenticarsi di avere sempre mani pulite

  1. Immagine di copertina
    Salute
    Malattie sessualmente trasmissibili in aumento: più 40% in 15 anni
    Ogni giorno in tutto il mondo vengono contratte più di 1 milione di infezioni a trasmissione…
    Appena sveglio non hai le mani pulite

Quando la sveglia suona, tutti tendono a stropicciarsi gli occhi, per “ridargli un po’ di vita” dopo le ore di sonno trascorse. Recentemente, la Washington University School of Medicine ha analizzato alcuni campioni di lenzuola e, ben il 18%, è risultato contaminato da ceppi di Staffilocco aureus. Questo batterio è causa di diverse patologie, per cui è sempre meglio evitare di strofinarsi gli occhi se le nostre mani hanno una carica batterica alta. Appena svegli, è molto meglio lavare direttamente il viso con un po’ d’acqua.

  1. La doccia: perfetta per risvegliarsi e a prova di germi

La doccia è una tonificante e rilassante abitudine quotidiana. Oltre a essere “ecofriendly” perché risparmia acqua rispetto al bagno, è anche amica della nostra salute. Pare infatti che l’acqua della vasca possa diventare l’habitat ideale per diversi tipi di batteri. Secondo una ricerca del Dipartimento di Microbiologia dell’Università A&M del Texas, nel 95% dei casi, si tratta di batteri fecali, nell’81% di funghi e nel 34% di staffilococchi, che sono i più pericolosi.

  1.  Attenzione a scarpe e borsette.

Subito dopo la doccia, siamo pronti ad indossare i nostri vestiti. Utilizzando quelli puliti dell’armadio non corriamo alcun rischio di entrare a contatto con batteri nocivi,  perché il lavaggio a temperature superiori ai 50° o la stiratura, che supera i 120°, sono sufficienti a igienizzare perfettamente i tessuti. Nessun problema anche se vogliamo indossare i vestiti del giorno prima, a meno che non si siano svolte attività particolari.

Bisogna assolutamente prestare attenzione alle scarpe. Sarebbe meglio non entrare in casa con le scarpe addosso, poichè le suole sono una calamita per i batteri. Per le borse invece, basta evitare appoggiarle a terra fuori casa e ricordarsi di lavarle periodicamente.

  1. Sui mezzi pubblici è utile reggersi agli appositi sostegni

E’ risaputo che i mezzi pubblici costituiscono un vero e proprio covo di germi. Come dimostra uno studio effettuato dalla Harvard T.H. Chan School of Public Health, la maggioranza di questi batteri è innocua. Sostegni, sedili e macchinette per l’acquisto dei biglietti sono ricettacolo di migliaia di miliardi di microbi che, però, non sono pericolosi per l’uomo. In ogni caso, per evitare qualsiasi rischio, è possibile usare un gel disinfettante. Questi prodotti uccidono fino al 90% dei germi, anche se il lavaggio con acqua e sapone è la soluzione più consigliata per avere davvero mani pulite.

  1. Avete le mani pulite? Non toccate il telefono

Computer, telefono e cellulare sono strumenti utili, quasi indispensabili. Da una ricerca americana eseguita dai Professori Beamer e C.Gerba emerge che sulla superfivie di questi strumenti si annidano intere colonie di batteri: su un mouse troviamo più di 250 batteri per cm2, su una tastiera oltre 500 e sulla cornetta del telefono ben quasi 4 mila.

Per farvi capire meglio:  sulla temuta tavoletta del WC dell’ufficio ci sono solo 8 batteri per cm2.E’ quindi consigliato igienizzare periodicamente i nostri device con uno spray disinfettante.

  1. Nei luoghi pubblici attenzione a maniglie, rubinetti e asciugatori elettrici

Nei bagni pubblici non concentriamoci solo sul WC, dobbiamo prestare attenzione anche a maniglie, rubinetti e asciugatori elettrici. Non toccate mai la tavoletta con le mani, sono totalmente inutili anche i copriwater, che danno l’illusione della sicurezza. Piuttosto, allontanatevi dopo aver azionato lo sciacquone, perchè il getto dì acqua può creare un vapore batterico contenete germi fecali. Prima di uscire, lavate sempre le mani.

  1. La pausa pranzo “germe free” inizia con le mani pulite

Sembra quasi scontato ricordare di lavare le mani prima e dopo aver mangiato. Non è possibile intervenire sul rispetto delle norme igieniche con cui viene preparato il cibo che ingeriamo, ma ci sono alcune cose che è possibile controllare. Ad esempio, è sempre consigliabile usare una tovaglietta sopra al vassoio, di modo che le posate e il cibo non entrino in contatto con una superficie che, spesso, non è stata accuratamente igienizzata. Piatti, bicchieri e tazzine sono sicure se sono state lavate in lavastoviglie ad una temperatura superiore ai 40°.

  1. Per avere mani pulite serve una canzoncina

Una lunga giornata di lavoro per noi, corrisponde ad una lunga giornata di divertimento per i nostri bambini. Durante il giorno sono stati a contatto con i coetanei, attività fondamentale anche per la costruzione del loro sistema immunitario, che li renderà capaci di fronteggiare in modo efficacie le malattie future.

Appena rientrati a casa è buona norma lavarsi le mani. Il tempo necessario per lavarle a fondo eliminando il 99% dei batteri è quello impiegato a canticchiare una canzoncina o una filastrocca di circa 40/60 secondi.

  1. A ogni ingrediente il suo lavaggio, la sua asciugatura

In cucina è fondamentale lavare i prodotti separatamente, per evitare contaminazioni incrociate. Evitate anche di toccare  alimenti diversi prima di esservi lavati le mani. Prestate particolare attenzione a uova, verdure con residui terrosi o carne fresca, perché possibili veicoli di batteri particolarmente pericolosi come salmonella e toxoplasmosi. Ogni anno, solo in Italia si registrano oltre 4.000 casi di salmonellosi che richiedono ospedalizzazione, senza contare quindi quelle che si verificano sottoforma di disturbi gastrointerici.

Infine, evitate di usare gli stessi utensili per alimenti diversi, perchè potreste diffondere alcuni germi da un alimento all’altro.

Per quanto riguarda cucchiai e mestoli con cui mescolate il cibo in cottura, questi possono essere usati anche per cibi differenti, perché il calore uccide tutti i microbi.

  1. Dopocena: rilassatevi, i piatti si asciugano da sé

Per quanto riguarda il lavaggio, i comuni detersivi per i piatti o per lavastoviglie sono sufficienti ad eliminare tutti i batteri, soprattutto se abbinati ad un lavaggio con acqua a temperatura superiore ai 40°.

Per asciugare le stoviglie evitate lo strofinaccio, è molto più igienico lasciarli nello scolapiatti. Secondo uno studio effettuato dall’Università dell’Arizona, lo strofinaccio ha una carica batterica superiore di 20.000 volte rispetto a quella della tavoletta del water, superato solo dalla spugna, ben 200.000 volte più ricca di germi.

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