Sulle mani di un bambino, tutto un mondo
Sulle mani ospitiamo dieci milioni di batteri. Lo si vede con evidenza dagli studi di Tasha Sturm, microbiologa assistente di laboratorio del Barillo College di Aptos, California. La tecnica utilizzata, comunque, è particolare. La scienziata ha usato come “cavia” il proprio figlio di otto anni e ha scattato fotografie dei batteri presenti sulle sue mani. Le foto, poi, sono state pubblicate su Imgur, che raccoglie scatti in quantità. Si trattava di due milioni di immagini. Ma c’è di più: la donna ha coltivato i batteri: li ha prelevati prendendo l’impronta delle manine del figlio e per farli sviluppare li ha messi in incubazione per due giorni. Prima che il bambino andasse a scuola, dopo aver giocato tra i fiori e accarezzato il cane, in un momento in cui era perfettamente sano, ha prelevato i batteri da mettere a coltura. Ha usato il Tsa (Trypticase soy agar), un gelificante naturale, e una capsula di Petri, cioè un cilindro per la crescita delle colture in laboratorio. Nelle immagini si vedono batteri di ogni forma, colore e dimensione. Niente da preoccuparsi, tuttavia: questi elementi minuscoli vivono nella norma sula nostra pelle, senza creare problemi di nessun tipo. Viviamo con loro ogni giorno. Per liberarsene, è sufficiente lavare le mani. Che cosa avviene ai microrganismi? Raddoppiano ogni 20 minuti. Aumentano mille volte di più se le mani sono umide. Ha pubblicato lo studio Microbe World, sito dell’American Society of Microbiology, dedicato proprio alle foto enormi di realtà piccolissime.
1 Commento
Global Information About this product