Oceani pieni di vita: bisogna promuovere azioni concrete

Oceani pieni di vita: bisogna promuovere azioni concrete

Oceani: oggi, la loro condizione è sempre più complessa e problematica. La pesca eccessiva, in particolare, interessa il 93% delle risorse ittiche mondiali. Come invertire questa tendenza? Marine stewardship council, organizzazione internazionale no profit responsabile del più importante programma globale di certificazione di sostenibilità ittica (Msc) lavora quotidianamente con i diversi interlocutori (pescatori, governi, aziende e Ong). Il fine è promuovere azioni concrete e mantenere gli oceani pieni di vita. Non soltanto oggi, ma anche domani: è in gioco il benessere delle generazioni future.

Oceani pieni di vita: prodotti ittici sostenibili

Le catture di pesce certificate Msc negli ultimi cinque anni sono aumentate del 34%. Le vendite globali di prodotti ittici sostenibili con marchio bluOceani pieni di vita: bisogna promuovere azioni concrete Msc hanno così raggiunto per la prima volta un milione di tonnellate all’anno.

Oceani: li stiamo spingendo oltre il limite

Rupert Howes, amministratore delegato di Msc, si è espresso in questo modo: “Stiamo spingendo i nostri oceani oltre il loro limite. Eppure dobbiamo dare impulso all’ottimismo, se vogliamo ottenere un cambiamento tangibile. Cresce l’impegno in materia di politiche e da parte delle aziende. Aumenta di pari passo una preoccupazione senza precedenti per i nostri oceani, da parte dei consumatori“.

Oceani pieni di vita: catalizzare il cambiamento

Che cosa fa Msc? Promuove un programma di etichettatura e certificazione che riconosce e premia le pratiche di pesca sostenibili. Garantisce ai consumatori che soltanto i prodotti ittici provenienti da una pesca ben gestita siano venduti con il marchio blu Msc.
Oggi, il 15% del pescato globale è certificato secondo lo standard Msc. Si registra un aumento, rispetto al 10% del 2014.

Oceani pieni di vita: alla base dei progressi

Ecco le ragioni del cambiamento.
Una crescente domanda da parte dei consumatori e una maggiore disponibilità di prodotti sostenibili. Sulla base di una Oceani pieni di vita: bisogna promuovere azioni concretericerca commissionata da Msc, l’83% dei consumatori di pesce di tutto il mondo (e l’87% in Italia) concorda sulla necessità di proteggere gli oceani per i nostri discendenti. Gli acquirenti ora spendono quasi $10 miliardi all’anno (in Italia, circa $200 milioni) per prodotti con marchio Msc. In particolare, la consapevolezza rispetto al marchio Msc è aumentata dal 32% del 2016 al 37% del 2018. I prodotti certificati Msc presenti sul mercato globale sono 37.000, mentre in Italia sono oltre 1000. Il consumatore è il motore fondamentale del cambiamento: spinge infatti il mercato verso la sostenibilità, attraverso il classico meccanismo di domanda e offerta.
Risposta dal mondo della pesca. Msc continua a registrare una crescita del numero di attività di pesca sostenibili certificate, dalle 216 del 2014 alle 361 del 2019. Le attività stesse si trovano in 41 paesi.
Coalizione politica e commerciale catalizzata dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs). La certificazione Msc è utilizzata da Paesi e organizzazioni come parte integrante dell’impegno volontario di soddisfare l’obiettivo 14, che protegge la salute degli oceani.
Un maggiore impegno dal mondo della pesca nei Paesi in via di sviluppo. Proprio da lì proviene oltre la metà dei prodotti ittici del mondo. Le attività di pesca certificate sono più che raddoppiate negli ultimi due anni (da 59 nel 2017 a 124 nel 2019) in queste zone, anche grazie a progetti promossi da Msc in Messico, Indonesia e Sudafrica.

Oceani: Italia e Mediterraneo

Oceani pieni di vita: bisogna promuovere azioni concreteI Paesi dell’Europa meridionale sono stati più lenti delle controparti settentrionali nell’intraprendere un percorso di certificazione di sostenibilità, nonostante circa il 80% degli stock ittici nel Mediterraneo risultino sfruttati e gestiti in modo poco lungimirante e nonostante la pesca garantisca la sussistenza di 180.000 persone in questa area: si tratta di un dato storico. Queste le parole di Francesca Oppia, program director di Msc in Italia: “E’ necessario che vengano intrapresi miglioramenti sostanziali nella gestione degli stock ittici e del sistema delle attività di pesca, affinché il Mediterraneo torni ad essere un mare in salute e pieno di vita, e la pesca possa continuare a garantire cibo e lavoro.”

Italia e Mediterraneo: qualcosa sta già cambiando

Qualcosa cambia di giorno in giorno. Il volume di prodotti certificati Msc venduti in Italia è cresciuto di un terzo tra il 2018 e il 2019 e ora il nostro Paese è al quinto posto per fatturato e al settimo per volume di prodotti ittici certificati Msc. Francesca Oppia ha aggiunto: “Il marchio blu di Msc è riconosciuto da quasi la metà dei consumatori italiani, anche grazie all’impegno di molte aziende e retailer, che hanno scelto l’approvvigionamento da fonti sostenibili”.
La prima attività di pesca certificata Msc si trova in Veneto: è proprio lo Stivale ad aprire la strada della sostenibilità nel bacino Mediterraneo. La Op Bivalvia Veneto società cooperativa è composta da 111 barche gestite da 2-3 persone e pesca 4.600 tonnellate di vongole di mare all’anno: poco più di un quarto del pescato a livello nazionale.
Msc ha pubblicato il rapporto annuale relativo all’anno fiscale 2018-2019, dal titolo “Lavorare insieme per oceani pieni di vita”. Bisogna pescare responsabilmente.

About Rita Tosi

Manager della comunicazione, che da circa 20 anni si occupa di di tecniche di relazioni e sviluppo strategico per aziende e privati che cercano visibilità. Dopo un necessario passaggio (e sosta) nelle principali agenzie di comunicazioni internazionali (Edelman, Gruppo Publicis e Hill&Knowlton) con ruoli apicali, continua a creare eventi e rafforzare il proprio know-how attraverso l'attività in proprio. Allena la sua capacità organizzativa, gestionale e di relazione anche in famiglia, con 1 marito, 3 figli, 1 cane, 4 tartarughe, 4 pesci rossi, 1 geco e un terrazzo.

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