Ortoterapia: diminuisce lo stress nei casi di anoressia nervosa

Ortoterapia: diminuisce lo stress nei casi di anoressia nervosa

L’ortoterapia aiuta a diminuire lo stress in pazienti con anoressia nervosa di tipo restrittivo e ne migliora la percezione corporea e il disagio affettivo: questa buona notizia arriva da uno studio pilota.

“L’anoressia nervosa di tipo restrittivo è un disturbo della nutrizione e dell’alimentazione che porta al rifiuto di mangiare e di mantenere il peso corporeo nella norma, con persistente mancanza di riconoscimento della gravità della condizione di sottopeso ed è la principale causa di morte tra i disordini mentali”, spiegano Olivia Curzio di IFC-CNR, Sandra Maestro della Clinica “Gli Orti di Ada” (Pisa) e Vittorio Belmonti di IRCCS Stella Maris.

“Se come è noto le attività all’aria aperta e a contatto della natura hanno effetti benefici sul benessere psicofisico di tutte le persone, cominciano a essere noti studi clinici che dimostrano gli effetti positivi dell’ortoterapia sulla riduzione dei livelli di stress anche in soggetti psichiatrici”.

Ortoterapia e anoressia nervosa: la ricerca

La ricerca pubblicata sulla rivista Nutrients ha coinvolto un campione di ragazze adolescenti con una diagnosi di anoressia nervosa di tipo restrittivo e con un indice di massa corporea minore di 16.

Per dodici settimane le pazienti hanno seguito, oltre al trattamento clinico convenzionale, anche un percorso di ortoterapia che prevedeva di coltivare ortaggi, piante ornamentali e officinali e di caratterizzarne forme, colori e odori.

All’inizio e alla fine del trattamento le ragazze hanno ricevuto una valutazione psichiatrica, e gli esperti, hanno somministrato anche un test di identificazione olfattiva per valutare sia la sensorialità relativa agli odori, sia lo stress indotto.

In particolare, quest’ultimo, valutato dai gruppi Cnr, attraverso la misurazione dei parametri di frequenza cardiaca e della sua variabilità tramite una fascia cardiaca, della conduttanza cutanea, e attraverso la mappatura termica del volto.

I risultati sono stati paragonati a quelli ottenuti da un gruppo di pazienti sottoposte al solo trattamento clinico convenzionale.

Le analisi statistiche delle variabili cliniche e fisiologiche hanno così mostrato che i livelli di risposta allo stress sono migliorati nel tempo solo nel gruppo che ha svolto ortoterapia.

“Al termine dell’esperienza i partecipanti  hanno ottenuto un “certificato di merito” nominandoli “pollici verdi”, spiega la professoressa Cristina Nali docente di Patologia vegetale dell’Università di Pisa.

“Impegnarsi nella pratica di accudire le piante porta a rilassare la mente e il corpo e a prendere responsabilità verso gli esseri viventi che stiamo coltivando.

È così possibile, oltre ad accrescere la propria salute, anche imparare il concetto di sequenza temporale, i cicli colturali e la stagionalità dei prodotti”.

 

 

 

 

 

Immagine copertina di ROMAN ODINTSOV https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-pomodori-sorriso-gonna-6342169/

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