Curare l'ansia con la terapia cognitivo comportamentale

Curare l’ansia con la terapia cognitivo comportamentale

Curare l’ansia, quella brutta reazione psicofisica che fa stare male, impedisce la concentrazione, che comporta, a lungo andare di problemi ben più gravi, che porta squilibrio anche nelle relazioni sociali e affettive. Eppure l’ansia è necessaria, perché mette in allarme contro minacce e pericoli esterne, quindi è uno dei meccanismi di difesa che la natura ci mette a disposizione.

L’ansia, quindi, ha in sé aspetti positivi?

Certamente. Purché rimanga nei limiti. Se siamo in ansia perché stiamo subendo un’aggressione o stiamo per subire un intervento chirurgico, è ovvio, legittimo e naturale stare un po’ in ansia. Ma questo stato di ansia deve essere commisurata all’evento, alla realtà che ci circonda, altrimenti ci fa vivere male interferendo, in varia misura, con le nostre attività quotidiane e le nostre relazioni. Quando non è così allara è indispensabile curare l’ansia.

In altre parole, le persone che soffrono di attacchi di ansia immotivati fanno un errore di valutazione dei fatti, delle situazioni?

Grosso modo è così. Un errore di valutazione, di interpretazione delle situazioni e dei fatti, arrivando al catastrofismo, all’astrazione selettiva, alla ipergeneralizzazione e altre elaborazioni esagerate della realtà.

Integratori alimentari, erbe, farmaci. Sono le uniche armi per curare l’ansia?

No è possibile fare qualcosa in più contro l’ansia con la terapia cognitivo comportamentale che mira al riconoscimento dei pensieri disfunzionali, degli schemi cognitivi sottostanti, che affondano le loro radici nella esperienza passata del soggetto.

Un po’ complicato…

Allora diciamo che la terapia mira a valutare le minacce in modo meno esagerato, riconducendole ad una dimensione accettabile e a comprenderle nella loro esatta portata. In altre parole, a renderle comprensibili al soggetto. Il procedimento è fatto sotto il controllo di psicoterapeuti, che sottopongono il soggetto, in modo graduale, alle minacce portatrici di ansia e insegnandogli a controllarle con delle tecniche particolari.

Sono tante le cose che provocano ansia?

Moltissime. E se per molti sono esperienze della quotidianità assolutamente normali, per altri rappresentano prove quasi insormontabili e veri e propri generatori di ansia. Tanto per citarne qualcuna, possiamo citare la paura degli spazi aperti, o chiusi; quella di andare in aereo, o di guidare una macchina. Ma ce ne sono tantissimi altri, che possono coinvolgere la sfera affettiva, o sessuale, o sociale, con fobie e paure varie nelle loro innumerevoli sfumature.

 

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