Domande potenzianti. Ecco come usarle per iniziare bene la giornata
Qual è il primo pensiero che ti passa per la testa quando ti svegli la mattina?
E’ un pensiero intenzionale, vale a dire una riflessione rapida, ma ricca di propositi, per esempio: “oggi sarà una giornata intensa, quindi: coraggio!” oppure inizi con un’espressione di default: “o cavolo, sono già le sette!! devo sbrigarmi!”
Se quest’ultimo è il tuo modo di iniziare la mattinata, allora è probabile che la giornata sarà piena di ansia e stress. E non è esattamente lo stile di pensiero o di vita più produttivo.
Le domande potenzianti fanno la differenza
Spesso non ce ne rendiamo nemmeno conto, ma appena svegli al mattino ci facciamo delle domande come “ Ma come mai sono sempre così stanco? Perché non riesco a riposare bene? Chissà quanti problemi incontrerò al lavoro?!?” e così via.
Questa tipologia di quesiti non sono utili, anzi, sicuramente non ci aiutano a iniziare bene.
Importante: fai attenzione a come pensi e a come parli, perché i tuoi pensieri e le tue parole possono trasformarsi nella profezia della tua vita. Per questo possiamo usare le parole, e in questo caso le domande potenzianti per avere il controllo della nostra giornata e dare un senso alle nostre giornate.
Cerchiamo di capire: in linea di massima possiamo dire che le domande potenzianti iniziano quasi sempre con “come”, “quale” o “cosa” , aiutano a mettere a fuoco il problema e quindi a superarlo. In generale diffidate invece delle domande che iniziano con “perché”.
Nicola Lagioia: un Premio Strega ottenuto con ferocia
Nicola Lagioia è Premio Strega 2015. L’attribuzione è avvenuta a maggioranza, ma non sono mancate e…Ecco qualche semplice esempio di domande potenzianti da usare al mattino:
Nicola Lagioia: un Premio Strega ottenuto con ferocia
- Qual è la mia priorità di oggi?
- Cosa sarebbe assolutamente perfetto per la mia vita?
- Qual è la cosa migliore che potrebbe accadere oggi?
- Come posso rendere emozionante un momento della mia giornata?
- Qual è il mio obiettivo oggi?
Ponendoci questo tipo di domande potenzianti, inizieremo a spostare l’attenzione verso tutte quelle cose che vorremmo vedere realizzate nella nostra vita. Sottraendo energia alle domande e ai pensieri che ci rattristano.
Ricordati che le domande potenzianti non hanno bisogno di avere alcun fondamento nella realtà, il vostro cervello risponderà letteralmente a tutto quello che chiederete, anche alle domande illogiche.
La chiave per utilizzare in modo efficace la tecnica delle domande del mattino è di usarla per trenta giorni consecutivi. Perché? Perché dopo 30 giorni di ripetizione il nostro cervello darà origine a un collegamento, conosciuto come neuro-associazione, tra gli stati potenzianti creati con le vostre domande e l’atto di svegliarsi al mattino. Insomma diventerà automatico farsi “la” domanda giusta appena aprirete gli occhi.
Una domanda da porsi ogni mattina
A questo punto non resta che individuare la o le domande potenzianti che faranno la differenza nella nostra vita.
Personalmente ritengo che ce ne sia una che funziona sempre: “Per che cosa sono grato oggi?”.
Ho letto molto sul potere della gratitudine, e credo che porsi questa domanda sia un ottimo modo per iniziare la giornata con il piede giusto, poiché, come disse il Buddha “Ogni mattina noi nasciamo nuovamente. Ciò che decidiamo di fare oggi è ciò che conta davvero”.