Combo therapy: Una nuova prospettiva. Il percorso di Mario Boccadoro
C’è una possibilità più che tangibile, offerta dalle combo therapy contro le neoplasie ematologiche. Nuovi schemi terapeutici vincenti, come le terapie di combinazione, applicati ai tumori del sangue, rappresentano un punto di forza nel trattamento dei pazienti colpiti. Lo ha affermato il professor Mario Boccadoro, direttore della divisione universitaria di Ematologia, Citta della Salute e della Scienza di Torino, nel corso della seconda conferenza nazionale sul paziente con neoplasie ematologiche del 12 maggio, organizzata da Academy congressi. Queste le sue parole: “Molti pazienti con diagnosi di tumore del sangue oggi sopravvivono, alcuni conducono una vita praticamente normale; questo successo terapeutico è principalmente dovuto allo sviluppo di nuovi schemi terapeutici vincenti, come per esempio le terapie di combinazione”.
Combo therapy: che cos’è?
Varii agenti chemioterapici risultano in tal modo combinati, garantendo un’efficacia maggiore con una tossicità molto bassa. Una terapia che funziona: soprattutto contro linfomi, leucemie linfatiche e mieloma multiplo.
Ma qual è il percorso che ha interessato il professor Mario Boccadoro? L’esperienza di una persona matura nell’ambito dei momenti formativi che si susseguono nella vita e la sua vita è specchio della sua esperienza.
Laureato presso l’Università di Torino nel 1975, Mario Boccadoro ha completato la preparazione scientifica e clinica presso l’Università Libera di Bruxelles e presso il Cancer Center di Tucson, Arizona. Si è specializzato in Ematologia presso l’Università di Bologna. Ha svolto attività clinica e scientifica presso l’Ospedale San Giovanni Battista di Torino, dove si è prevalentemente occupato di neoplasie del sangue ed in particolare di mieloma multiplo. Dal 2000, come detto, è direttore della divisione universitaria di Ematologia. E’ stato nominato dal Gruppo italiano malattie
ematologiche maligne dell’adulto (Gimema) come coordinatore del Working Party mieloma multiplo, che comprende 80 centri ematologici italiani, ed è promotore di numerosi studi clinici italiani ed internazionali.
Negli ultimi anni gli studi clinici sono stati focalizzati sul trapianto di midollo (autologo ed allogenico) e sull’impiego di nuovi farmaci.
Sono stati compiuti studi pilota sull’impiego di nuovi farmaci in associazione alla chemioterapia convenzionale che hanno contribuito a migliorare la qualità di vita dei pazienti. E’ autore di oltre 190 articoli pubblicati su riviste internazionali.