Rottura o matrimonio?

Rottura o matrimonio?

Hai una relazione, e ti stai chiedendo se finirete per rompere, oppure giungerete al grande passo del matrimonio? Gli scienziati si sono occupati anche di questo, e possono fornire una risposta. Se il rapporto ha come centro la vostra dolce metà e il suo benessere, è destinato ad avere successo; se invece registrate alti e bassi, senza stabilità del coinvolgimento reciproco, forse non si tratta della persona giusta. Una ricerca in questo senso è stata posta in essere dall’università dell’Illinois. Pubblica lo studio il Journal of marriage and family.

Rottura o matrimonio? Come si è svolta la ricerca

Sono state poste sotto analisi 376 coppie non sposate, tutte di circa 20 anni di età, per un periodo di 9 mesi. Sono state quattro le categorie scelte per distinguere tra loro le relazioni. Il 34% del totale è stato definito drammatico. Si tratta dei casi nei quali non c’è stabilità, ma ci sono alti e bassi (“tu mi porti su e poi mi lasci cadere”… come canta Giorgia): i soggetti coinvolti trascorrono molto tempo da soli e la loro unione non è resa più robusta da famiglia e amici.

Il 12% del totale rappresenta i combattenti: parliamo delle coppie con frequenti liti. La contrapposizione e la discussione, in questi casi, generano interazione e il rapporto si fa più stabile. Il 19% del totale è costituito da coloro che sono socialmente impegnati: amici e familiari si fanno preminenti nel rapporto e costituiscono un collante. Segue, infine, con il 30% del totale, la tipologia di relazione più stretta: quella incentrata sul partner, che diventa lo scopo della vita. Proprio in questi casi la relazione è destinata a diventare seria, magari con i fiori d’arancio in vista e matrimonio da organizzare. Le relazioni drammatiche, con momenti rosei e grigi, sono le meno stabili con i loro sbalzi, dalle viscere della terra alle stelle.

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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