Aldo Dalla Vecchia, omaggio a Franca Valeri

Aldo Dalla Vecchia, omaggio a Franca Valeri

Aldo Dalla Vecchia, vicentino di nascita ma ormai da anni milanese di diritto, è giornalista e autore televisivo.

Appassionato di scrittura, spettacolo, piccolo schermo, ha scritto per i giornali, la televisione, l’editoria, la radio.

Sua la firma sotto programmi televisivi di grande successo, suoi molti articoli di spettacolo, costume, arte, cultura, cronaca per tante testate.

Ma Aldo Dalla Vecchia è anche scrittore, sia di saggistica che di narrativa: famoso un personaggio nato un po’ dalla sua fantasia un po’ dalla sua autobiografia, Amerigo Asnicar, giornalista e autore televisivo coinvolto suo malgrado in vicende poliziesche.

Nell’ambito della saggistica, invece, l’autore ha più volte scelto di omaggiare donne che hanno lasciato un segno nella storia dello spettacolo italiano, come Mina, Maria De Filippi e Franca Valeri.

Proprio quest’ultima, mancata nel 2020 nove giorni dopo aver compiuto cent’anni, può essere considerata testimonianza di un intero secolo, quel Novecento rinato dalle ceneri della Prima Guerra Mondiale e diventato per tutti il secolo breve.

Aldo Dalla Vecchia e Franca Valeri, come amici

“Viva la Franca” è un  agile saggio in cui Aldo Dalla Vecchia ripercorre la vita densa di successi e soddisfazioni di Franca Norsa, in arte Franca Valeri, come omaggio al poeta Paul Valéry.

“Il secolo lieve della Signorina Snob”: in questo sottotitolo si  legge l’affetto per una donna che ha attraversato tutte le trasformazioni dei mezzi di comunicazione con passo lieve, mai pesante, mai volgare.

Pensiamo soltanto ad uno degli epiteti più famosi legati ai suoi personaggi: nel momento in cui la donna d’affari milanese Elvira Almiraghi si rivolge al marito, l’industriale romano Albero Nardi, un megalomane sempre pieno di debiti chiamandolo cretinetti, questa battuta cinematografica entra nel mito (“Il vedovo”).

Due mostri sacri del cinema, Franca Valeri e Alberto Sordi, chiamati da Dino Risi a dar vita ad una coppia esilarante, nello spirito più affinato e amaro della commedia all’italiana.

Sono trascorsi molti anni da allora, ma la Franca non ha mai deluso chi vedeva in lei una delle più grandi attrici comiche italiane.

A lei, alla sua intelligenza, alla sua arguta ironia si sono ispirate e ancora si ispirano attrici comiche contemporanee, che hanno compreso come non sia chi urla di più ad avere la meglio, ma chi pacatamente lancia strali velenosi contro il malcostume dei contemporanei.

Questa Franca Valeri è quella che emerge dalle pagine del saggio, non per nulla dedicato “Ai cretinetti, alle ordinarie, alle scostumate”, affinchè sappiano trarre insegnamento dalla caustica narratrice di momenti assai diversi della storia italiana.

“Franca Valeri è un tesoro nazionale, che in un secolo di vita e otto decenni di carriera ha spaziato in ogni forma d’arte e in tutti i mezzi di comunicazione: il teatro, la radio, il cinema, la televisione, la pubblicità, l’editoria. La Valeri è autrice, attrice, comica, drammaturga, regista. Alla base di tutto, come lei stessa ha spesso ricordato, c’è la scrittura: così esatta, così raffinata, così sottile, che le ha permesso di creare maschere immortali che ancora oggi ci accompagnano”.

Una caleidoscopica carriera indagata con affetto

Aldo Dalla Vecchia racconta la storia di una donna che ha saputo confrontarsi con periodi storici difficili come l’epoca fascista e con grandi trasformazioni tecnologiche, che avrebbero potuto mettere in ombra la sua vis comica.

Così non è fortunatamente stato: sfuggita alle persecuzioni razziali essendo di padre ebreo, ha vissuto la rinascita dell’Italia nel secondo dopoguerra come un palcoscenico per i suoi più famosi personaggi, dalla  Signorina Snob alla Cesira la manicure sino alla Signora Cecioni.

Utilizzando parole e riflessioni della stessa Valeri, Aldo Dalla Vecchia ricostruisce la sua vicenda personale ed artistica, forse unica nel suo genere.

L’attrice Franca Valeri nasce a teatro: “ la grande opportunità per la Valeri arriva con l’avventura parigina del Teatro dei Gobbi con lo spettacolo Canevas du demi-siècle in cui, insieme ad Alberto Bonucci e Vittorio Caprioli, inaugura un tipo di spettacolo dal vivo inedito in Italia, fatto di sketch brevissimi, dialoghi fulminanti, battute a raffica, ritmo frenetico, grande uso di mimica ed espressività corporea; sullo sfondo nessuna scenografia elaborata, ma un semplice fondale.”

E’ un taglio netto col passato, una proiezione verso un futuro che avrà nella televisione il mezzo per veicolare la comicità a un pubblico infinitamente più ampio.

Autrice dei suoi testi, di una scrittura esatta e implacabile, Franca Valeri crea i suoi famosissimi personaggi, voci ironiche e critiche di un mondo che sta cambiando.

Radio, televisione e cinema per Franca Valeri

Nel saggio di Aldo Dalla Vecchia, che si legge tutto d’un fiato, la versatilità dell’attrice viene ribadita attraverso i contesti in cui ha lavorato.

Benchè inizialmente riluttante, quando infine la Valeri accettò di lavorare in radio costruì l’indimenticabile personaggio della Signorina Snob, il primo di una lunga serie.

Aldo Dalla Vecchia ripercorre i personaggi femminili da lei creati nel corso degli anni, ognuno dei quali meriterebbe una storia a sé.

Oltre alla radio il cinema, dal 1950 al 1983, con registi come Fellini e Steno, per arrivare a “Il vedovo” (1959) di Dino Risi, uno dei vertici della commedia all’italiana, scritto, diretto e recitato benissimo, capolavoro di umorismo nero.

Indimenticabile il ruolo della prostituta Delia Nesti in “Parigi o cara” (1962), amara riflessione sui sogni infranti di una vita migliore.

Quando negli anni Settanta la commedia italiana va degenerando, la Valeri accetta alcune parti che non la soddisfano affatto, per chiudere definitivamente nei primi anni Ottanta.

In realtà è probabilmente la televisione un palcoscenico privilegiato, da lei calcato per ben sei decenni: dal teatro in bianco e nero che arriva nelle case degli italiani agli show più divertenti, quelli del sabato sera, in anni in cui le famiglie uscivano poco e vivevano questi grandi spettacoli come una vera evasione.

Altre chicche dell’avventura televisiva vanno ricercate nei Caroselli, in cui interpreta ruoli legati ai suoi personaggi più noti, come la telefonista o la dispensatrice di consigli nella Piccola posta.

Al posto di Carosello vennero poi gli spot pubblicitari: la straordinaria versatilità dell’attrice le permise di diventare la testimonial in pelliccia del Pandoro Melegatti, incarnando  la realtà consumistica degli anni Ottanta.

Per chiudere il suo omaggio a Franca Valeri l’autore richiama l’importanza che per lei ha sempre rivestito la scrittura, confluita a volte in volumi di stile e contenuto diversi.

“Alla base dell’arte di Franca Valeri c’è un elemento fondante: la scrittura. Lieve, precisa, profonda, implacabile. Chirurgicamente esatta in ogni occasione e contesto, perfettamente riconoscibile sia che si tratti di un pezzo teatrale, una scena filmica, uno sketch televisivo, un brano radiofonico”.

L’ultimo libro è del 2019, quando Franca Valeri si avvia verso il centenario: una riflessione sul secolo da lei attraversato e definito “Il secolo della noia”, un congedo ironico e sagace dal suo pubblico e dalla vita stessa.

Aldo Dalla Vecchia, omaggio a Franca ValeriAUTORE : Aldo Dalla Vecchia

TITOLO : Viva la Franca

EDITORE : Graphe.it

PAGG. 82     EURO : 8,00

 

 

 

 

 

About Luisa Perlo

Luisa Perlo, Critico Letterario dopo una vita spesa tra i banchi di scuola. Amante dei libri, dei gatti e dei viaggi, considera la lettura lo strumento più efficace per crescere, migliorarsi e trovare il proprio posto nel mondo.

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