È ancora Torino, è ancora Portici di Carta 2015.
Due settimane ancora e poi sabato 10 e domenica 11 ottobre nella capitale sabauda prenderà il via la IX edizione di questa kermesse, una sorta di spin off del Salone del Libro.
Così come quest’ultimo caratterizza la primavera torinese, attirando nella città migliaia di visitatori, l’autunno incipiente è caratterizzato, oltre che dai variegati colori delle foglie dei parchi cittadini, anche da decine e decine di bancarelle esclusivamente di libri che si snodano per ben due km di portici, tra i più belli d’Italia.
TORINO, LA CITTA’ DEI PORTICI E DEL PASSEGGIO
Il centro della città, da piazza Carlo Felice a via Roma, passando per piazza San Carlo fino a giungere a piazza Castello, è una lunghissima passeggiata sotto ampi portici che, sin dai secoli scorsi, costituirono il luogo deputato al passeggio, all’incontro, alla conversazione.
Era la seconda metà del 1800 quando la Bela Rosin, prima amante e poi moglie di Vittorio Emanuele, li percorreva alla ricerca di qualche modista da cui farsi acconciare un cappellino, da sfoggiare poi con il suo Re alla Mandria o a Moncalieri.
Sotto questi portici prendevano vita antiche librerie e vivaci caffè, ancora oggi esistenti e capaci di resistere all’usura del tempo.
Di certo oggi sono i negozi dello shopping ad attirare le folle del fine settimana, ma per questi due giorni d’autunno il panorama cambia e lo spettacolo si fa entusiasmante per gli amanti dei libri.
Le bancarelle di susseguono, ordinatamente divise per generi e target d’età, offrendo sia le ultime proposte editoriali sia pezzi unici di antiquariato librario, difficilmente rinvenibili, in tale diversificata abbondanza, in altre occasioni.
A fare da corollario e da supporto un ricco calendario di incontri con autori ed editori, a contatto diretto con il loro pubblico e disponibili non solo all’intervista ufficiale, ma anche alla chiacchiera amichevole.
Questa IX edizione di Portici di Carta 2015, a questo proposito, presenta una novità: negli anni scorsi il corner incontri era situato in piazza San Carlo, affiancato dallo spazio dedicato ai più piccoli.
Da quest’anno apre le porte al pubblico dei lettori un gioiello del barocco torinese da poco restaurato, l’Oratorio di San Filippo, al cui interno si terranno tutti gli incontri programmati.
Un’occasione in più per unire al piacere della lettura quello dell’arte.
PORTICI DI CARTA 2015 PER SEBASTIANO VASSALLI
Era il 26 luglio quando, in una delle tante accaldate giornate dell’estate appena conclusa, si diffondeva la notizia della morte improvvisa di Sebastiano Vassalli, autore raffinato e colto, piemontese d’adozione.
Uomo schivo e dai modi aristocratici, Vassalli aveva raggiunto il successo di pubblico col romanzo “La chimera”, una torbida vicenda ambientata nel Piemonte del 1600 schiavo della maledizione della stregoneria.
Il suo amore per la storia passata trasformata in intreccio romanzesco si era manifestato anche nei successivi lavori, l’ultimo dei quali è “Terre selvagge”.
L’attenzione che gli verrà riservata nel contesto dei Portici di Carta 2015 è il giusto riconoscimento ad uno degli scrittori contemporanei di maggior spessore, non sempre debitamente conosciuto anche proprio a causa del suo carattere, che lo portò a vivere lontano dal palcoscenico mediatico tra le risaie di Casale Monferrato, la città da lui più amata.
Impossibile dimenticarlo al Salone del Libro 2014, quando, presentando proprio quest’ultimo romanzo al pubblico, stretto tra illustri giornalisti e commentatori del suo lavoro, appariva dapprima quasi spaesato in mezzo a tanto clamore e poi distaccato, superiore a queste piccolezze di mercato, legato piuttosto ai suoi personaggi, alle sue storie, al mondo appena riscoperto e narrato risalente duemila anni prima.
La scoperta o la riscoperta di Vassalli meritano di per sé una presenza all’Oratorio di San Filippo, accompagnata di certo dalla doverosa passeggiata sotto i portici, tra un libro da sfogliare, un gianduiotto da scartare e un “bicerin” da regalarsi per addolcire, insieme alla mente, anche il Palato.
Torino aspetta ancora una volta i suoi affezionati amatori, a cui dà appuntamento per il 10 e l’11 ottobre 2015 con Portici di Carta 2015.
Torino si conferma la capitale italiana del libro.