Prometto di sbagliare. Meglio l'amore imperfetto

“Prometto di sbagliare”. Meglio l’amore imperfetto

“Prometto di sbagliare” non è un titolo rassicurante per un libro dedicato all’amore, l’ultimo di Pedro Chagas Freitas scrittore, giornalista e insegnante di scrittura creativa portoghese. Un vecchio amore che ritorna carico di imbarazzo e stupore e sembra sopravvivere solo per un attimo ma forse non è così.

“Cominciai ad amarti il giorno in cui ti abbandonai”. Un incipit che declina al maschile – inteso nel peggiore del suo significato – un romanzo d’amore che sembrerebbe compiersi abbastanza banalmente nelle primissime pagine, in cui di per sé ci sono già tutti gli elementi per una grande, ma non speciale, storia d’amore. Non è così.

Prometto di sbagliare. Meglio l'amore imperfetto

“Prometto di sbagliare”, una storia apparentemente semplice

Il protagonista guarda annoiato il cielo mentre se ne sta seduto in un bar. All’improvviso si volta e se la trova di fronte: è lei, la donna che lui ha abbandonato un sacco di tempo prima ferendola a morte. Niente di nuovo in tutto ciò e anche nelle meccaniche di coppia che seguono la classica interazione amorosa uomo-donna. Ma pian piano, pagina dopo pagina, “Prometto di sbagliare” rivela una storia molto più complessa, con un’analisi profonda dell’animo umano e delle diverse dinamiche con la quale i due sessi vivono i loro sentimenti. In qualche caso, lo scrittore sembra avere la sensibilità di una donna, o almeno tanto è in grado di percepire il sentire femminile che nei rapporti d’amore è così diverso da quello maschile, da coglierne perfettamente ogni segreto. Ma in questo romanzo, fortunatamente, la mentaliltà maschile viene raccontata senza pudori e il protagonista è messo a nudo nelle sue fragilità grazie all’espressione libera dei suoi pensieri, che finalmente sono esternati senza il timore di incrinare quella corazza di falso machismo che troppo spesso l’uomo si sente di dover dimostrare per tenere fede ai soliti stereotipi.

“Prometto di sbagliare” ha la fisionomia di un racconto a due voci

Sembra quasi un dialogo fatto di pensieri, di emozioni espresse nell’alternanza delle pagine, che appaiono talvolta come lettere affidate al lettore, che può pienamente partecipare al divenire della storia. Anche quando lo scrittore riprende il timone della narrazione narrando in terza persona, si ritaglia le funzioni di notaio, di testimone, assumendo il ruolo di interprete distaccato e discreto, come se fosse il mezzo con il quale uno dei due protagonisti, sempre presente comunque in ogni riga, si serve per comunicare con l’altro.

“Prometto di sbagliare”. Ecco perché ti amo

La bellissima poesia che il protagonista maschile dedica alla sua donna (a pag. 271) è l’essenza del romanzo e da sola vale la lettura di questa opera che consigliamo di leggere a tutti, uomini e donne. I primi avranno modo di capire qualcosa in più della cosiddetta “altra metà del cielo”; le seconde si rafforzeranno nelle loro convinzioni, oppure troveranno un po’ di conforto nei loro comportamenti istintivi e nelle azioni/reazioni dei loro compagni. “Prometto di sbagliare” è una lettura struggente, coinvolgente; il finale, in modo particolare, compie il tutto senza retorica, pur rimanendo aperto quel tanto che basta a lasciare liberi di immaginare mille altri finali.

Una curiosità: la pag. 259, forse per un errore dell’impaginatore, finisce “monca”, con una “e” che rimane sospesa senza finire il periodo. Un errore che sarebbe veniale, ma che diventa quasi imperdonabile per una casa editrice prestigiosa come “Garzanti”.

"Prometto di sbagliare". Meglio l'amore imperfetto

AUTORE : Pedro Chagas Freitas

TITOLO : Prometto di sbagliare

EDITORE : Garzanti

PAGG. 399, EURO 16,90

 

About Luigi Pagnotta

Luigi Pagnotta giornalista, si occupa della comunicazione del Comune di Montepulciano (SI). Nel 2003 esce la sua raccolta “Lezioni di volo”, che incontra un buon successo di vendita e di critica. Nel 2006, la raccolta è uno dei 5 libri finalisti (su un totale di 170 opere presentate) al premio nazionale Siderno. Dall’agosto del 2006 al giugno 2009 collabora con la rivista a diffusione nazionale CacciaPiù, che pubblica con cadenza bimestrale i suoi racconti di caccia. Nel dicembre 2011, esce la sua seconda raccolta di racconti “Aspettatemi ché torno – Storie di campi, di borghi e di santi cacciatori” (Nicola Calabria Editore), che ottiene subito grande attenzione dal pubblico e dalla critica. Quattro dei suoi racconti sono stati letti e registrati rispettivamente dall’attore Marco Columbro, dal cantautore Mario Castelnuovo, dal Col. Mario Giuliacci, noto meteorologo, e dal conduttore-cabarettista Cristiano Militello. Molti dei suoi lavori sono stati pubblicati su riviste e antologie.

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