Dopo la sbornia, il rimedio
Salute

Dopo la sbornia, il rimedio

02/01/2016
16 Visite

Bere durante le feste è una prassi diffusa. Siete ancora presi dagli effetti della sbornia, tra fine e inizio anno, in questo week end festivo?

La Società americana di chimica, in un video, si sofferma su tali effetti, indagandone le basi scientifiche. Buona norma sarebbe, naturalmente, controllarsi, non eccedere nel bere. Ma che cosa accade, in sintesi, al nostro organismo, quando abbiamo troppo abbondato in spumante, vino, birra e cocktail? Dall’America, ci giunge una serie di possibili rimedi.

Che fare contro gli effetti della sbornia

Contro gli effetti della sbornia, è buona norma bere acqua in grande quantità. Anche le uova, ingerite al mattino, sono una buona contromisura dopo aver trascorso la notte in festeggiamenti e bevute. I cibi ricchi di l-cisteina, in effetti, aiutano il fegato a ripulire l’organismo dalle sostanze tossiche. Parliamo, in ispecie, di acetaldeidi, prodotti nei processi di degradazione dell’alcol.

Immagine di copertina
Benessere
Salute delle gambe: i consigli per prevenire fastidi e gonfiore
Salute delle gambe: presto sarà tempo di esporre la silhouette, sulla spiaggia, ai raggi del sole.…
Che cosa avviene dopo una sbornia nel nostro organismo?

Al mattino, dopo una sbornia, siamo colpiti da nausea, stanchezza, disidratazione, senza contare dei casi nei quali si manifestano sintomi più massicci, come vomito e diarrea.

Che fare al fine di prevenire? La stessa alimentazione legata alle festività può aiutare. Buona norma è preferire cibi grassi e calorici, che proteggono la mucosa dello stomaco e limitano l’azione nociva dell’alcol. Bisogna bere, inoltre, almeno un bicchiere d’acqua per ogni drink. Mentre ci si dedica all’alcol, poi, non bisogna continuare a berne poco prima di dormire: si determina in tal modo un’interazione con alcuni neurotrasmettitori come il Gaba, che altera le percezioni e disturba il sonno.

Sbornie e Walk of shame

Al mattino, dopo una sbornia, si barcolla: è la Walk of shame, l’incedere della vergogna. Caratterizza, purtroppo, molti adolescenti. Se ne è occupata la giornalista Alessandra Di Pietro nel suo testo, “Il gioco della bottiglia”.

In quale stato di cose si trovano i ragazzi che bevono? Così risponde Di Pietro: “Questi ragazzi bevono, ma non si sentono né dipendenti né ossessionati”. Il bere, in sintesi, crea l’atmosfera. Non sempre in senso positivo, dati gli innegabili effetti indesiderati. Probabilmente, i giovani hanno bisogno di regole, limiti invalicabili. Anche nel week end delle feste.

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *