Valentina Pietrantoni, scegliere il sesso dei propri figli si può? Forse

Valentina Pietrantoni, scegliere il sesso dei propri figli si può? Forse

L’autrice, laureata in Chimica e tecnologie Farmaceutiche, ha tre figli, due dei quali avuti seguendo i metodi da lei descritti in questo prezioso libro.

Valentina Pietrantoni, infatti, dopo aver concepito in modo del tutto casuale il primo figlio, Giacomo, aveva giurato a se stessa, innanzitutto di dare al suo primogenito un fratellino con quale potesse giocare e che gli facesse compagnia per tutta la vita, e in secondo luogo di avere anche una figlia femmina, che invece fosse sua complice. Il mondo è pieno però di donne che si dolgono per aver avuto magari 4 figli e tutti maschi o viceversa solo femmine.

Come forzare il fato o la madre natura? Per rispondere a questa domanda Valentina Pietrantoni ha iniziato una serie di studi mirati. A quei tempi viveva negli States, e prese a consultare libri di medicina e riviste scientifiche in quantità.

Alla fine, dopo aver sperimentato su se stessa dando al mondo, come desiderava, prima un altro maschietto e poi una femminuccia, iniziò a diffondere il proprio ‘sistema’ alle amiche. E, siccome da cosa asce cosa, si convinse di dover alla fine mettere su carta quello che a tutti gli effetti, essendo tra l’altro basato su rigorose basi scientifiche, riteneva fosse un ottimo metodo, naturale ed economico, per poter scegliere se avere un figlio maschio o, al contrario, una femminuccia.

Valentina Pietrantoni: una scommessa più che altro

Certamente non c’è garanzia di infallibilità ma, ribadisce l’autrice, seguendo per filo e per segno tutte le indicazioni, ci sono ottime probabilità di poter scegliere il sesso del proprio erede.

Ma cosa si deve fare, in definitiva? Bisogna innanzitutto scegliere il giorno preciso del concepimento, tenendo presente che il sesso del piccolo dipenderà dal fatto che si abbiano rapporti sessuali alcuni giorni prima dell’ovulazione o proprio durante la stessa. Gli spermatozoi, infatti, si dividono in maschili (portatori del cromosoma XY) e femminili (XX) . I primi sono piccoli, molto veloci ma poco resistenti, muoiono infatti nel giro di due giorni. Quelli femminili, invece, sono più grandi, più lenti ma decisamente più resistenti (3-4 giorni). Ecco quindi che se si vuole un maschio si devono avere rapporti il giorno stesso dell’ovulazione, mentre per generare una bambina, è meglio fare sesso 3 o 4 giorni prima dell’ovulazione, in modo che gli spermatozoi maschili siano già tutti morti.

Valentina Pietrantoni: oltre l’80% di  probabilità di successo

Questo, tuttavia, non è che uno dei metodi per scegliere il sesso del proprio piccolo, perché ci sono anche tantissimi altri fattori da considerare, come la dieta, divisa in cibi acidi o basici, il pH vaginale ecc. ecc.

Può sembrare una faticaccia, tenere in considerazione così tante variabili ma, se, come dice il dottor Landrum B. Shettless, poi si ha una probabilità di successo pari all’80-85% ne vale la pena. E stiamo parlando solo del metodo Shettless, che in questo libro, non è che uno dei tanti considerati.

Ecco perché consiglio vivamente questo manuale dettagliato, di facile lettura e comprensione, a tutti quanti vogliano partecipare in forma attiva alla scelta del sesso del proprio erede.

Perché, come tiene a ribadire l’autrice, la scelta non è di poco conto e può tradursi in una grande soddisfazione, il che, di conseguenza, darà un maggiore benessere a tutta la famiglia.

Valentina Pietrantoni, scegliere il sesso dei propri figli si può? ForseTitolo: Maschio o femmina? Decidi tu!

Autore: Valentina Pietrantoni

Armando Editore

Prezzo: 10 euro pagg 112

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Elvia Grazi, la nostra Ambasciatrice

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