
Magnetoterapia: agisce direttamente sulle cellule

Se applicata sul corpo, l’azione dei campi magnetici può ristabilire l’equilibrio biochimico delle cellule quando è compromesso, ripristinando la corretta funzionalità della membrana cellulare. In condizioni normali, le nostre cellule hanno una certa carica elettrica, che diminuisce in caso di disturbi più o meno importanti. Qund’è così, la membrana della cellula si depolarizza, perde cioè la sua originale carica elettrica. E’ questa condizione che determina dolore e infiammazione. Le onde elettromagnetiche hanno il compito di ripristinare la normale carica elettrica della membrana cellulare, riportando la cellula al corretto funzionamento. Ma non è tutto. I campi elettromagnetici agiscono sul corpo a livello meccanico, elettrico, chimico e magnetico, combinando insieme tutti questi fattori.
La magnetoterapia viene utilizzata praticamente in tutte le malattie che comportano dolore, infiammazione, deficit funzionale e vascolare.
Magnetoterapia a casa, comodamente

“La prima cosa è capire che tipo di utilizzo ne faremo”, risponde Lorenzo Delana. “La scelta deve essere orientata dalle abitudini di vita: un sedentario avrà bisogni diversi da un atleta, così come una persona anziana, che magari soffre di disturbi cronici come l’artrosi, l’osteoporosi, avrà esigenze diverse rispetto a chi ha un problema acuto come una frattura, per esempio. Questo perché le malattie croniche hanno bisogno di un trattamento diverso rispetto a terapie che mirano a risolvere un problema momentaneo o semplicemente a mantenere il proprio stato di salute”.
Magnetorerapia: le frequenze fanno la differenza
Sul mercato esistono apparecchi che utilizzano gamme di frequenze molto diverse tra loro, va detto però che il principio curativo rimane lo stesso ed è comunque efficace, con alcune differenze di indicazione.
- La magnetoterapia definita a bassa frequenza, generalmente, applica un campo magnetico con un’ intensità medio-alta ma a frequenze basse (massimo 150 Hz). Questo tipo di impostazione è indicata soprattutto per la cura dei tessuti duri (le ossa) e i ritardi della calcificazione ossea (osteoporosi, fratture, recupero post operatorio per impianti protesici e così via). La magnetoterapia a bassa frequenza è utilizzata con successo anche per la terapia del dolore e per ristabilire la corretta funzionalità delle cellule. In questi casi è quindi indicata anche sui tessuti molli.
- La magnetoterapia detta ad alta frequenza si basa invece sull’emissione di piccoli “treni” di onde radio ad alta frequenza (tra i 18 e i 900 MHz) ma a bassa intensità. In questo caso è indicata soprattutto per la terapia di disturbi a carico dei tessuti molli (cartilagini, muscoli, vasi). Anche questo tipo di magnetoterapia si è dimostrata efficace per combattere il dolore.
Va detto però che indipendentemente dal tipo di frequenza (bassa, medio, alta) la cura sarà comunque efficace. Ciò che è importante mettere in evidewnza è che, a seconda del tipo di disturbo e area del corpo da trattare, alcuni valori d’intensità risultano più adatti rispetto ad altri. “E’ evidente che per agire dove i tessuti molli sono particolarmente spessi, la coscia per esempio, oppure su persone in sovrappeso o ancora quando la magnetoterapia deve lavorare in presenza di ingessature e di tutori ortopedici, un’intensità elettromagnetica bassa penetrerà con minor efficacia. Questo non significa che l’effetto terapeutico scompaia, semplicemente sarà richiesto un periodo di trattamento maggiore per ottenere il riusultato”, spiega Lorenzo Delana.
Magnetoterapia: l’importanza dell’applicatore
Come abbiamo detto, l’intensità del campo magnetico diminuisce proporzionalmente alla distanza dalla zona da trattare, per questa ragione l’ideale è il contatto tra la sorgente che emette le onde e la cute.
“A mio parere, un applicatore velido è costituito da due o tre solenoidi (le sorgenti che erogano la terapia), inseriti all’interno di fasce elastiche regolabili, che si adattatano più o meno a tutte le aree del corpo”, dice Delana. Per i trattamenti che richiedono un’azione su tutto il corpo, esistono tappetini magnetici o materassini dotati di diversi solenoidi al interno e sono in grado di emettere onde elettromagnetiche su tutta la superficie”.
Magnetoterapia: come si sceglie?
Le variabili da con siderare sono davvero tante e, quindi scegliere può essere complicato. Un modo per semplificare l’acquisto è orientarsi su apparecchiature che forniscano programmi con frequenze impostabili o dedicate a quel tipo di problema ma che rispettino le indicazioni degli esperti.
“Se vogliamo semplicemente preservare la nostra salute possiamo scegliere un dispositivo semplice, con intensità elettromagnetica di media e con un numero minimo di programmi e frequenze“, continua Delana. “Per combattere il dolore o trattare lesioni serie, è più adatto un sistema in grado di erogare anche alta intensità e che disponga di due uscite di potenza indipendenti per utilizzare contemporaneamente due applicatori in diverse zone. C’è poi che vuole una magnetoterapia che vada bene per tutta la famiglia è allora diventa importante che il dispositivo sia dotato di molti programmi, intensità e frequenze in grado di soddisfare le esigenze di tutti”.
La magnetoterapia non è dannosa
Quando parliamo di onde elettromagnetiche bisogna fare attenzione a non confonderci. Le onde utilizzate nella magnoterapia sono del tipo non-ionizzanti cioè non vengono assorbite dagli organi o dai tessuti, ma esercitano soltanto un’azione biofisica su di essi, quindi non sono invasive.
Le onde elettromagnetiche ionizzanti, invece, vengono usate in medicina e rappresentano una valida terapia per alcune patologie gravi. Per contro però, possono essere pericolose perchè vengono assorbite dai tessuti e a elevate quantità possono essere rischiose per la nostra salute.
Magnetoterapia: in vetrina MAG2000 PLUS I.P.
E’ un dispositivo medico dotato di 20 programmi preimpostati identificati dal nome delle patologie più comuni (vedi sotto), 14 programmi identificati dalla frequenza di lavoro (da 1 a 100 Hertz) e un programma Autoscan a variazione continua di frequenza per il trattamento di tessuti molli e tessuti duri nella stessa seduta di terapia.
Offre la possibilità di impostare e mantenere in memoria 10 programmi utente, personalizzabili per intensità del campo magnetico e frequenza di lavoro (fino a 120 Hertz).
Inoltre, grazie all’utilizzo di nuovi applicatori permette intensità di campo magnetico estremamente elevate, fino a 400 Gauss sulle due uscite (200 Gauss per uscita), ciò permette trattamenti in profondità e con tempi ridotti rispetto alle abituali sedute terapeutiche. Può essere utilizzata anche con una fascia elastica a 3 solenoidi.
Elenco dei disturbi che si possono trattare con MAG2000PLus
Osteoporosi |
Artrosi |
Artrite |
Artrosi cervicale |
Dolori articolari |
Cervicalgia |
Distorsioni |
Fratture |
Epicondilite |
Epitrocleite |
Contusioni intercostali |
Lombalgia |
Dolore lombo-sacrale |
Artrosi spalla |
Artrosi ginocchio |
Periartrite |
Coxartrosi |
Atrofie musc. |
Cont.muscolari |
Osteonecrosi |