Il tè verde: un elisir di lunga vita. Esso appartiene alla famiglia delle Theaceae. E’ originario della parte continentale del Sud e del Sudest Asiatico, ma oggi è coltivato in tutto il mondo, soprattutto nelle zone a clima tropicale.
Il tè verde: un po’ di storia
Già nell’antichità, la Medicina tradizionale cinese conosceva le sue proprietà e le sue innumerevoli virtù. Si attribuivano al tè verde anche il potere di guarire il mal di testa, depurare il corpo e preservare bellezza e giovinezza.
Si racconta che il primo bevitore di tè fu l’imperatore cinese Shen Nung: dati storici sembrerebbero testimoniare che intorno al 2700 a. C. egli diede inizio a questo rituale, mettendo le foglie della pianta dentro una brocca d’acqua bollente.
Nel 1211 d. C. il monaco giapponese Eisai esaltò le virtù e le proprietà di longevità del tè verde, dedicandogli il libro “Mantenere la salute bevendo tè”.
Proprietà e virtù del tè verde
- Antiossidante – Le foglie giovani contengono una delle più alte percentuali di principi antiossidanti riscontrabili in natura, principi che sono preziosissimi alleati al fine di contrastare i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare.
Questa potente azione antiossidante è dovuta principalmente ai flavonoidi e alle catechine, alleate delle funzioni cardiache e di un generale stato di salute buono. Diversi studi sembrerebbero inoltre dimostrare che il consumo svolga un’azione inibitoria contro il processo di cancerogenesi.
- Salute di cuore e arterie – Queste preziose sostanze sono inoltre molto utili nella riduzione dei livelli del colesterolo cattivo LDL e dei trigliceridi e, di conseguenza, svolgono un’importante azione protettiva: preservano dalle malattie cardiovascolari, dall’arteriosclerosi e dalle malattie coronariche.
- Cervello e facoltà cognitive – L’azione sinergica di più sostanze, tra le quali flavonoidi, tannini e acido caffeico, sembrerebbe svolgere un’importante azione antidegenerativa, in grado cioè di proteggere le cellule cerebrali dai danni tipici delle malattie neurovegetative. Un’università giapponese ha dimostrato come un consumo regolare di tè verde contrasti la perdita delle facoltà cognitive. Avrebbe un effetto protettivo nei confronti del morbo di Parkinson e della sindrome di Alzheimer. Risulta essere quindi indubbia l’eccezionale azione rigenerante del tè verde sulle cellule del nostro cervello. Non a caso in Giappone, dove il consumo è un rito da secoli, si registrano percentuali molto basse di demenza senile.
- Azione detossinante – Il tè verde possiede anche un’attività dimagrante, poiché le metilxantine agiscono sul metabolismo, e purificante, in quanto favorisce l’eliminazione dei grassi e dei liquidi in eccesso. Questa azione detossinante si realizza attraverso la diuresi ed è per questo motivo che una regolare assunzione di tè verde risulta essere un ottimo sostegno alla lotta contro la cellulite e le infezioni alle vie urinarie, come la cistite.
Perché non consumare il tè verde
I vari tipi di tè si classificano in base al processo di lavorazione al quale vengono sottoposti: mentre nella lavorazione del tè nero la fermentazione è fondamentale, il tè verde si ricava da foglie giovani per inibire i processi di fermentazione. Per questo e per il fatto che il tè verde è più povero in caffeina rispetto a quello nero, esso non presenta particolari effetti collaterali.
Per la naturale presenza di caffeina comunque si consiglia di non eccedere nelle dosi di tè verde, per non incorrere in episodi di insonnia, ansia e nervosismo.