In un precedente articolo abbiamo esaminato un sistema di diagnosi olistico ed alternativo ai comuni test clinici normalmente utilizzati dalla medicina moderna convenzionale occidentale. Oggi è il turno dell’Iridologia.
L’Iridologia – a prescindere da dove sia nata, se in Ungheria, Austria, Germania o Svezia per il tramite di medici, naturopati o omeopati, (aspetti su cui non ci soffermeremo in questo articolo) è un sistema olistico di diagnosi alternativa.
Consiste nell’esaminare la fibra, il colore, la struttura, i pigmenti e lo schema dell’iride per determinare se una persona presenti segni di infiammazione, stress e/o debolezze interne, di vecchia data o formatesi di recente, nella sua costituzione generale.
Essendo un metodo di diagnosi piuttosto che di cura, l’Iridologia può essere usata per facilitare la prevenzione di malattie dal momento che colui/colei che la pratica può fornire alla persona informazioni su predisposizioni eriditarie e aree di debolezza fisiologica e/o, in alcuni casi, anche mentale.
Aspetto fondamentale, quindi, è la comparsa di segni nell’iride che indichino se un nuovo tessuto stia sostituendo quello vecchio. Questo metodo diagnostico può essere utilizzato indipendentemente o ad integrazione di altri sistemi di diagnosi e, soprattutto in quest’ultimo caso, offrire un quadro più completo per comprendere meglio lo stato di salute generale dell’individuo esaminato.
Vantaggi dell’Iridologia
L’Iridologia ha molti vantaggi rispetto ad altri sistemi diagnostici.
Tramite l’esame dell’iride e la sua “mappatura” rappresentante l’intero corpo umano, esattamente come nel caso della Riflessologia, infatti, l’iridologo può raggiungere molteplici risultati, quali, per esempio:
- Determinare stati acuti, sub-acuti, cronici e degenerativi;
- Determinare la struttura interna e la capacità funzionale di un organo, quindi alterazioni organiche e funzionali nonché debolezze interne;
- Rilevare l’impatto ambientale sulla salute dell’individuo in questione, ossia come il corpo risponde all’impatto che le condizioni ambientali (inquinamento, stress, etc.) hanno su di esso;
- Mostrare se una persona è anemica ed eventualmente il livello di anemia raggiunto, pur non potendone indicare esattamente i suoi valori attraverso l’iride dell’occhio;
- Verificare l’abilità costruttiva del sangue, non attraverso l’esame dei suoi valori, ma da un punto di vista della sua capacità di far circolare il quantitativo di sangue necessario per riparare in maniera dovuta gli organi del corpo;
- Determinare la forza nervosa, il potere curativo reattivo dei tessuti e l’abilità intrinseca di far circolare il sangue, aspetto che è altrettanto importante nella riparazione dei tessuti di quanto non lo sia il calcolo degli stessi valori del sangue;
- Prevedere lo sviluppo di condizioni molto prima che si manifestino sintomi e malattia;
- Rilevare che, benché tramite farmaci e terapie mediche sintomi e malattia siano stati “soppressi”, in realtà la vera guarigione – che consiste, come abbiamo già visto in alcuni articoli precedenti, nell’identificazione e totale rimozione della causa che è alla radice del problema – non è di fatto ancora avvenuta;
- Rivelare quando il tessuto non è ricostituito e rigenerato.
Mappatura dell’Iride e sua interpretazione
Attraverso l’esame dell’occhio, quindi, benché non si possano determinare valori numerici o tipologia di eventuali germi presenti nel corpo, sarà possibile controllare il funzionamento e lo stato di salute e benessere dei vari organi in generale. In molti casi sarà utile integrare all’esame dell’iride altre forme di diagnosi per avere un quadro più completo e dettagliato.
La “mappatura” dell’iride e la sua conseguente lettura sono fasi piuttosto complesse. L’iridologo sarà, comunque, in grado di leggere e interpretare attraverso l’osservazione e l’identificazione dei vari segni, marchi e/ o lesioni nelle varie aree dell’iride, gli organi affetti e l’estensione e la gravità del problema.
Lo stato di infiammazione, elemento che causa molteplici problemi di salute, inclusi processi degenerativi, per esempio, verrà interpretato quale condizione
- Acuta, quando l’infiammazione sarà rappresentata da una colorazioni bianca;
- Sub-acuta, ossia, sotto la superficie, quando rappresentata da una macchia o segno bianca/o sporco, fase che sarà caratterizzata spesso anche dalla presenza di dolori nel corpo;
- Cronica, quando si manifesterà per mezzo di una macchia scura, fase in cui generalmente i dolori sono assenti; e
- Degenerativa, quando la macchia sarà nera, fase in cui i dolori, che erano precedentemente scomparsi, torneranno e si manifesteranno più intensamente proprio nel momento in cui le apparenze potrebbero aver indotto l’individuo a credere che il problema fosse stato risolto e la salute ristabilita.
Il processo di guarigione
Questo aggravarsi della condizione, secondo l’Iridologia ed anche in armonia con l’intendimento di altre metodologie olistiche tra cui l’Omeopatia e la Nuova Medicina Germanica, indicherebbe che la vera fase di guarigione è quasi sempre preceduta dall’intensificarsi dei sintomi della malattia o della condizione di salute che si sta affrontando e che questo stadio – ossia l’inasprirsi dei sintomi – è una indicazione che il processo di guarigione è già in atto, questo, naturalmente, solo se la vera causa del problema è stata identificata e rimossa.
A tal proposito e prima di concludere, è bene ricordare la definizione data dall’Organizzazione Mondiale della Sanità già nel 1948 e che riflette l’approccio olistico che, per l’appunto, considera la salute “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la mera assenza di malattia o infermità”. Questa definizione evidenzia il fatto che, essendo molteplici gli elementi che contribuiscono alla nostra salute e al nostro benessere, affinché la salute ottimale sia preservata e/o ristabilita, tali fattori devono trovarsi sempre in una situazione di equilibrio tra loro.
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