Celiachia, tutelare i pazienti

Celiachia, tutelare i pazienti

La celiachia è sulla bocca di tutti. In Italia è in continua crescita. Parliamo di centosettantamila diagnosi al 2014 e di quattrocentomila pazienti ancora inconsapevoli. Nel 2015, per il Sistema sanitario nazionale, secondo le stime la spesa sarà pari a 265 milioni di euro: un ammontare da contenere. L’incremento di diagnosi è pari al 10% annuo. Si avvicina, poi, la scadenza nella quale dovrà essere recepita la normativa europea. Entrerà in vigore un nuovo regolamento nel luglio 2016: esisterà ancora l’attuale sistema di rimborso gratuito per gli alimenti senza glutine?

Celiachia e il futuro del sistema Italia per la tutela del paziente

Ieri, alla biblioteca del Senato, si è discusso sull’argomento, proponendo il titolo “Il futuro del sistema Italia per la tutela del paziente celiaco”.

E’ recente l’annuncio del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, relativo all’istituzione di un tavolo tecnico, al fine di “studiare soluzioni compatibili per tutelare il sistema Italia celiachia”.

Hannes Berger, amministratore delegato di Dr. Schär, si è espresso in questo modo: “Il mercato del senza glutine è senza dubbio in forte evoluzione, se si tiene conto che è passato dal 2010, da un valore di 190 milioni, all’attuale 327 milioni di Euro, registrando quindi una crescita pari al 72%. Di fronte ad uno scenario profondamente cambiato nei numeri, rispetto a quando è stato pensato il sistema, è sicuramente corretto fare una riflessione sulla sua attuale sostenibilità. Tuttavia, il punto di partenza per tutelare i celiaci, anche in futuro, non può che essere, a nostro avviso, quello di continuare mantenere distinzione tra l‘alimento dietetico speciale e quello convenzionale. Solo in questo modo infatti, si può garantire al celiaco la possibilità di accedere nel giusto modo alla dieta senza glutine, che come affermato da tutti gli esperti, deve essere considerata una vera e propria terapia per la vita.“

Cento anni di storia della celiachia

La celiachia non ha più di cento anni. E’ stata scoperta da G. A. Herter nel 1908: questi ha introdotto per la prima volta il concetto della malattia celiaca nei bambini. In Olanda, nel 1945, si scoprì che il ridotto utilizzo di cereali legato alla seconda guerra mondiale aveva portato al ridursi della patologia.

Iniziò, inoltre, negli anni ’80 della celiachia intesa come malattia a patogenesi autoimmune, non soltanto di pertinenza pediatrica. Molto precocemente, nel 1979, era nata sulla nostra Penisola L’Associazione italiana celiachia.

Il paziente dovrebbe essere sempre posto al centro

Una patologia che si allarga a macchia d’olio: moltissimi coloro che pensano di averla e domandano riscontri. Si tratta di un mercato promettente, appetibile. Il paziente dovrebbe essere tutelato per primo: più che un titolo, è un monito.

Così conclude Berger: “L’attuale numero di circa 5000 alimenti, inseriti nel Registro nazionale, che di fatto ne garantisce la rimborsabilità, probabilmente potrebbe essere rivisto in base al reale fabbisogno nutrizionale del celiaco.”

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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