Doppia Piramide: per promuovere modelli alimentari sani e sostenibili
Il cibo ha un valore universale che va oltre il nutrimento.
Infatti, è relazione, cultura, identità, impegno, ambiente e cura.
Tutto quello che prepariamo e mettiamo in tavola è parte fondamentale del nostro patrimonio culturale, storico e sociale.
Delle nostre tradizioni agricole e gastronomiche e dei tratti distintivi del nostro territorio e della sua biodiversità.
A pochi giorni dalla Giornata Mondiale della Terra, il 22 Aprile, Fondazione Barilla lancia la Doppia Piramide della Salute e del Clima.
Un modello basato su solide basi scientifiche in grado di proporre una nuova visione del cibo che guarda alla tradizione culturale e gastronomica in tutto il mondo.
Alla base di questo progetto, diete sane e sostenibili in cui gli alimenti da consumare sono suddivisi in base alla frequenza e alle quantità, senza dover rinunciare a nulla.
“Ciascuno di noi ha il potere di plasmare il futuro tre volte al giorno, attraverso le nostre scelte alimentari.
La Doppia Piramide della Salute e del Clima mostra, infatti, che una dieta varia ed equilibrata può aiutarci ad aumentare longevità e benessere e a ridurre il nostro impatto sul clima.
Questo gestendo le frequenze, la varietà e quantità dei cibi ogni giorno, in ogni parte del mondo”, dice Guido Barilla, Presidente della Fondazione Barilla.
La Doppia Piramide della Salute e del Clima
I sistemi alimentari possono migliorare la salute e il benessere degli individui, contribuendo contemporaneamente alla sostenibilità ambientale.
Trasformarli con approcci integrati e sistemici, dal campo alla tavola, è essenziale per accelerare il cammino verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs).
Per un mondo che sia più resiliente, equo e sostenibile per le persone, per il pianeta e per la prosperità.
In grado di garantire a tutti quantità sufficienti di cibo sano e nutriente, tutelando allo stesso tempo l’ambiente.
La Doppia Piramide mira a comunicare in modo semplice e diretto le caratteristiche di una dieta equilibrata, sana e sostenibile.
Fornendo raccomandazioni sulla corretta frequenza di consumo per tutti i gruppi di alimenti.
Anche in contesti educativi diversi, che includono gruppi di cittadini più vulnerabili.
Rispetto ad altri strumenti, presenta il vantaggio di prendere in considerazione tutte le occasioni di consumo, come merende, street food o pranzi al sacco.
E inoltre di andare al di là di un singolo pasto offrendo una prospettiva giornaliera e settimanale sulle frequenze di consumo degli alimenti.
“Questo progetto è stato elaborato per mostrare la relazione fra la salute e l’impatto dell’alimentazione sul clima.
La Doppia Piramide si propone di contribuire alla transizione verso diete sane e sostenibili in grado di invertire la sindemia globale di obesità, sottonutrizione e cambiamenti climatici .
Una dieta sostenibile è un “codice per un consumo migliore”, poiché sappiamo che la capacità di produrre cibo, il benessere degli ecosistemi e la salute umana sono inestricabilmente connessi”, dice Guido Barilla.
Quindi, cambiare alimentazione a livello globale è un modo efficace di migliorare la salute delle persone e del pianeta.
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Lo strumento ha l’ambizione di informare i decisori politici e promuovere l’adozione di modelli alimentari più sani e più sostenibili a livello internazionale, nazionale e locale.
Diminuendo al contempo i cambiamenti climatici, come pure sostenendo le aziende agroalimentari, che svolgeranno un ruolo cruciale.
Infatti, devono affrontare le conseguenze dei propri prodotti, dei propri servizi e delle proprie strategie sul benessere delle persone e sulla sostenibilità del pianeta.
Sostenendo anche il raggiungimento dei 17 SDGs.
Inoltre, la Doppia Piramide cerca di svolgere uno scopo educativo e ispirare campagne di comunicazione e informazione rivolte ai cittadini e ad altri gruppi di riferimento.
Anche gli chef e i professionisti del settore ricettivo sono riconosciuti come stakeholder essenziali a causa del ruolo che possono svolgere in quanto ambasciatori di scelte alimentari sane e sostenibili.
Questo modello suddivide gli alimenti della nostra tradizione gastronomica in base al loro impatto sulla salute, guardando all’effetto sulle malattie cardiovascolari e sul clima, in termini di CO2 emessa per produrre un dato alimento.
Il messaggio di questo progetto è che le scelte alimentari sane e sostenibili possono essere praticate ovunque.
Rispettando le tradizioni culinarie locali e la preferenza individuale, e stimolare la varietà e la diversità in tutto il mondo.
I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile
- Porre fine a ogni forma di povertà nel mondo.
- Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile.
- Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età.
- Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti.
- Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze.
- Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle struttura igienico-sanitarie.
- Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni.
- Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitosa per tutti.
- Infrastruttura resistenti, industrializzazione sostenibile e innovazione.
- Ridurre le disuguaglianze.
- Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.
- Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo.
- Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere i cambiamenti climatici.
- Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile.
- Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre.
- Pace, giustizia e istituzioni forti.
- Rafforzare i mezzi di attuazione degli obiettivi e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile.
L’importanza delle scelte alimentari sane e sostenibili
Indirizzare le persone, ovunque nel mondo, verso scelte alimentari sane e sostenibili, attente alla biodiversità, alla cultura e alla tradizioni gastronomiche locali è un passo necessario e fondamentale.
Questo perché potrebbero ridurre le morti premature almeno del 20% e le emissioni di gas serra dovute al cibo di almeno del 30%.
A fronte di sistemi alimentari che lasciano ancora 690 milioni di persone senza cibo a sufficienza.
Con in più molti altri benefici, quali la salvaguardia di biodiversità e risorse idriche, la riduzione della povertà, nonché benefici economici.
Infatti, si stima che se i consumi alimentari resteranno invariati, nel 2030 questi ci costeranno all’anno oltre 1300 miliardi di dollari per mortalità e malattie non trasmissibili.
E oltre 1700 miliardi di dollari per gli effetti del cambiamento climatico, ovvero più della ricchezza prodotta in un anno in Italia.
La Doppia Piramide della Salute e del Clima parte da una premessa fondamentale: la Dieta Mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità, è un modello talmente valido da essere riconosciuto dalla scienza tra i più sani al mondo.
E se i principi di una buona alimentazione sono universali, la loro applicazione a tavola cambia tra le varie culture, visto che in ogni parte del mondo ci sono tradizioni altrettanto sane, sostenibili ed eque.
Come cambiare tutto senza rinunciare a niente
La Doppia Piramide della Salute e del Clima mostra come i cibi che favoriscono la nostra salute: frutta, verdura, cereali integrali, noci e legumi, sono in genere anche quelli a basso impatto ambientale.
Farne il cardine della nostra dieta, moderando il consumo degli altri alimenti, può generare un cambiamento concreto nel mondo, con benefici importanti per noi e per il clima.
In linea col concetto di “One Health”, che vede la salute umana interconnessa a quella animale e ambientale.
Infatti questo modello, si rivolge tanto ai cittadini quanto a decisori politici, istituzioni e chef.
Mostrando come un’alimentazione sana e sostenibile, in cui nessuna categoria di alimenti resta esclusa, possa favorire la salute delle persone e del Pianeta.
E se la varietà resta uno dei principi chiave della corretta alimentazione, una delle principali novità di questo modello vede la distinzione tra i diversi gruppi alimentari a base di proteine animali.
Sia per la salute che per l’ambiente vanno prediletti gli alimenti vegetali, con i legumi come fonti proteiche.
Chi non vuole rinunciare a nulla potrà sempre scegliere tra pesce, uova, pollame e latticini rispetto a carni rosse e insaccati il cui consumo dovrebbe rimanere limitato.
Doppia Piramide: l’unione perfetta tra cibo, ambiente e cultura
Esplorando gli ingredienti propri di ogni tradizione alimentare, e immergendoci nei sapori, nei colori e nei profumi dei piatti tipici, possiamo fare un vero e proprio giro del mondo attraverso il cibo.
Scoprendo che ogni cultura sa offrire ovunque un’alimentazione sana e sostenibile, in grado di aumentare il benessere delle persone e dell’ambiente.
È questo l’approccio proposto dalla Doppia Piramide della Salute e del Clima, che ha lanciato 7 Doppie Piramide Culturali Sperimentali.
Ognuna di esse declina i principi universali della Doppia Piramide in base alle tradizioni gastronomiche di ogni popolo.
Svelando la grande diversità di ingredienti, tecniche di cottura e tradizioni culinarie che si trovano nelle diverse regioni del mondo.
“Le 7 Piramidi Culturali sono state scelte con l’intenzione di coprire diverse culture gastronomiche presenti nei diversi continenti:
- Asia meridionale.
- Asia orientale.
- Africa.
- Mediterraneo.
- Paesi nordici e Canada.
- America Latina.
- Stati Uniti.
E indicare per ogni classe di alimenti, i cibi più sani e sostenibili.
Ogni cultura ha le sue specificità e suoi ingredienti tipici, espressione dell’identità delle diverse comunità e dei diversi territori.
La cucina africana, per esempio, fa ampio uso di cereali integrali, in particolare di miglio e amaranto.
Coltivazioni che si sono dimostrate particolarmente resistenti ai lunghi periodi di siccità del continente.
Dall’altra parte del mondo, in America Latina, invece, a essere estremamente diffusa è la quinoa.
Estremamente resistente alle condizioni climatiche sfavorevoli e grande esempio di cibo legato alla cultura e la tradizione gastronomica.
Si tratta di un cereale coltivato da oltre 5000 anni sugli altopiani pietrosi delle Ande, nonché un alimento considerato dagli Incas come “pianta sacra”.
Viaggiando poi a est, verso l’India, non si può non citare il mango, il frutto più rappresentativo di tutto il subcontinente.
Usato sia come alimento che come ingrediente in numerose ricette della tradizione”, dice Guido Barilla.
10 raccomandazioni per la salute e la sostenibilità
Oggi, nel mondo, una dieta sana costa il 60% in più di una che sia solo nutrizionalmente accettabile e quasi 5 volte più di una sufficiente dal solo punto di vista energetico.
Il progetto per mettere in atto i principi della Doppia Piramide, e riorientare i sistemi alimentari verso il raggiungimento dei 17 SDG, ha formulato 10 raccomandazioni “universali”.
Cercando di orientare ogni politica, filiera alimentare e consumatore, verso diete sane e sostenibili.
Portando a soluzioni vantaggiose tanto per le persone quanto per il pianeta:
- Includere la sostenibilità e la salute in tutte le policy e in tutti i settori della filiera agroalimentare.
- Stabilire standard comuni su diete sostenibili e indicatori di monitoraggio.
- Promuovere la sostenibilità ricollegandola alle tradizioni, al patrimonio culturale, alla storia culinaria e promuovere norme globali di sicurezza alimentare.
- Creare policy che intervengano sul quadro generale del sistema alimentare per affrontare la totalità dei cambiamenti dietetici e delle loro implicazioni socioeconomiche e ambientali.
- Promuovere policy integrate per l’alimentazione urbana che sostengano le filiere corte, l’agricoltura urbana e i mercati locali.
- Costruire infrastrutture e promuovere la formazione e l’istruzione per sostenere i piccoli agricoltori nella coltivazione sostenibile e nell’accesso ai mercati.
- Adottare politiche di approvvigionamento alimentare che assicurino cibo salubre, nutriente e sostenibile in tutte le istituzioni pubbliche e private.
- Proporre, testare e raffinare principi di sostenibilità nelle linee guida alimentari.
- Ridirigere i sussidi agricoli dagli alimenti base a quelli nutrienti e sostenibili, così da garantire questi ultimi anche ai gruppi più vulnerabili.
- Promuovere scelte alimentari salubri e sostenibili tramite contesti alimentari che le favoriscano, anche tramite pubblicità e marketing.
Il progetto Save the Green, per aiutare a fare la raccolta differenziata
L’attenzione nei confronti della lotta all’utilizzo di materiali non riciclabili e di azioni nei confronti dell’ambiente e del riciclo è sempre più alta.
La raccolta differenziata è da tempo diventata fondamentale per ridurre il nostro impatto sull’ambiente e trasformare in risorse i rifiuti che tutti noi produciamo quotidianamente, dandogli una “seconda vita”.
Per sensibilizzare il consumatore su tematiche relative al riciclo e aumentare la buona pratica della raccolta differenziata, Domopak Spazzy lancia il progetto Save The Green, nato in collaborazione con l’App Junker.
Cos’è Junker
Junker è un’app unica in Europa, scaricabile gratuitamente, che aiuta i cittadini a differenziare in maniera semplice, veloce e soprattutto senza errori.
Grazie a un database in continuo aggiornamento, composto da oltre 1,6 milioni di prodotti, basta inquadrare il codice a barre dell’imballaggio, o, se non presente, scattare una foto, per sapere in tempo reale di quali materiali è composto e come va conferito.
Grazie alla geolocalizzazione del device, tutte le informazioni fornite rispettano le specifiche regole del Comune in cui si trova l’utente e sono validate dai Consorzi delle materie.
L’obiettivo dell’iniziativa
“Il progetto Save The Green nasce per sensibilizzare il consumatore a fare correttamente la raccolta differenziata e per capire le abitudini degli Italiani in merito a questa necessità.
Abbiamo sempre avuto una naturale predisposizione e vicinanza ai temi del riciclo, temi che sono sin dall’inizio nel nostro DNA aziendale.
Ci è sembrato naturale, quindi, pensare a un progetto come Save The Green per favorire la conoscenza dei vari materiali e loro riciclabilità.
In Italia, inoltre, la raccolta differenziata è molto frammentata tra le varie amministrazioni ed è molto difficile dare informazioni valide per ogni Comune.
Grazie alla collaborazione con Junker vorremmo semplificare questa buona pratica per gli Italiani, e allo stesso tempo aiutare a differenziare correttamente anche tutti i nostri prodotti.
Oltre al fatto che l’incentivo a differenziare consentirà di avere sempre più plastica da post consumo da rimettere in circolo per la produzione dei sacchetti nettezza.
Scaricando Junker, si potrà così differenziare al meglio e aiutare in questo modo il processo di economia circolare”, dice Carlo Bertolino Direttore Marketing e dei progetti CSR di Cuki Cofresco.
La riqualifica di un’area verde per il Comune più “virtuoso”
Save The Green, grazie alla collaborazione dei cittadini che utilizzeranno maggiormente l’App per smaltire i propri rifiuti, identificherà il Comune italiano in cui sono state fatte più ricerche per differenziare bene i prodotti di consumo.
Tutti i Comuni avranno la stessa possibilità di distinguersi come “più virtuoso” perché il progetto è pensato sia per le piccole comunità che per le grandi città.
Infatti, sarà determinante il numero di scansioni per abitante.
Il Comune più virtuoso riceverà un contributo per la riqualificazione di un’area verde individuata dal Comune stesso.
L’attività di pulizia e ripristino sarà assegnata ad un’associazione o ad una onlus del territorio.
L’iniziativa sarà attiva fino al 30 novembre 2021.
Per conoscere tutti i dettagli di Save The Green visitare il sito di Domopak Spazzy contribuendo, in questo modo, a uno smaltimento rifiuti più corretto, riducendo l’impatto ambientale.