Gestire la terapia inalatoria nei pazienti con patologie croniche
Salute

Gestire la terapia inalatoria nei pazienti con patologie croniche

16/05/2023
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Per essere sicuri che una terapia inalatoria funzioni è fondamentale che il farmaco raggiunga il polmone e che la tecnica con cui viene eseguita l’inalazione sia precisa e specifica per ogni diverso dispositivo in commercio. E quali sono i motivi per cui è così difficile?

Innanzitutto la gamma di device che, se non correttamente utilizzati, rischiano di rendere inefficace la terapia.

Se il paziente non viene addestrato al nuovo device, l’effetto che ne segue sono ricadute drammaticamente negative.

Al fine di supportare gli operatori sanitari e incrementare l’educazione terapeutica alla terapia inalatoria, è nata l’alleanza che ha permesso di realizzare il progettoDevice4Patients – Dispositivi per inalazione: Usali come si deve, respira meglio…Vivi bene’.

“Crediamo fortemente in questo progetto e nella collaborazione con importanti esperti e prestigiosi partner come l’Associazione Riabilitatori dell’Insufficienza Respiratoria (ArIR) e le principali Società Scientifiche impegnate in ambito respiratorio che ci hanno concesso il loro Patrocinio”, dice Simona Barbaglia, Presidente Associazione Respiriamo Insieme-APS.

“Le nuove metodologie didattiche e l’utilizzo di tecnologie abilitanti che Respiriamo Insieme adotta già dal 2021 stanno facilitando un apprendimento più massiccio e capillare per i pazienti, che possono accedere in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo a contributi informativi e formativi che possono guidarli verso una migliore conoscenza e gestione della malattia”

Terapia inalatoria: video educazionali e virtual classroom

Il progetto prevede un ciclo di video educazionali (n°12 video) sui dispositivi per la terapia inalatoria e altrettante virtual classroom e sessioni formativo-educazionali in aule virtuali alla presenza di un pneumologo, un fisioterapista respiratorio e un paziente esperto dell’associazione.

Per maggiori informazioni e iscriversi basta registrarsi al sito di ‘Respiriamo Insieme’.

“Uno stretto rapporto di collaborazione fra il paziente e il personale sanitario è fondamentale per aumentare le conoscenze del paziente nei confronti della malattia e dei suoi ‘tratti trattabili’, rendendolo attivo in tutti gli aspetti della gestione della malattia, dallo stile di vita al corretto utilizzo dei farmaci”, spiega Andrea Lanza, Presidente ArIR.

“ArIR è orgogliosa di presentare questo progetto in collaborazione con l’Associazione Respiriamo Insieme perché crede fortemente nell’importanza della messa al centro del paziente e della figura del Fisioterapista Respiratorio nella formazione sull’utilizzo dei device per la terapia inalatoria e sull’educazione del paziente. Il progetto Device4Patients è nato proprio per guidare e accompagnare il paziente ad acquisire la necessaria familiarità con le differenti soluzioni e i device che potrebbero essergli proposti dal medico, dallo specialista o dal farmacista”.

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L’importanza dell’aderenza terapeutica

“L’aderenza alla terapia inalatoria è un unmet need nella cura dell’asma. Lo è prima di tutto per il paziente che quando non aderente non controlla la malattia. Lo è per il medico chiamato a trattare riacutizzazioni più frequenti e più gravi e lo è per il sistema sociosanitario che vede aumentare, per la scarsa aderenza, i costi diretti e indiretti di questa malattia”, dice Gianna Camiciottoli, Coordinatore del Comitato Scientifico dell’Associazione Respiriamo Insieme-APS, Professore Associato Università di Firenze, Responsabile Unit Asma Grave Ospedale Universitario Careggi di Firenze.

“Nella prospettiva di rispondere a questo unmet need, si inquadra l’iniziativa dell’associazione Respiriamo Insieme che coniuga, come sempre, rigore scientifico, pragmatismo e operatività a vantaggio del paziente affetto da asma in terapia inalatoria”.

Un’alleanza di esperti

Il progetto (‘Device4Patients – Dispositivi per inalazione: Usali come si deve, respira meglio…Vivi bene’) è ideato: dall’Associazione Respiriamo Insieme-APS, in collaborazione con ArIR (Associazione Riabilitatori Insufficienza Respiratoria), con a oggi il patrocinio della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP), Società Italiana di Pneumologia- Italian Respiratory Society (SIP IRS) e con il contributo non condizionato di Chiesi Italia.

“Da oltre 85 anni ci impegniamo per il miglioramento della qualità della vita delle persone affette da malattie respiratorie, area in cui siamo riconosciuti come leader a livello mondiale anche grazie allo sviluppo di opzioni terapeutiche sempre più efficaci, sicure e facili da assumere”, dice Raffaello Innocenti, CEO e Managing Director di Chiesi Italia.

“Siamo orgogliosi di poter supportare questa importante iniziativa formativa che risponde a un bisogno importante dei pazienti per gestire correttamente la terapia inalatoria”.

Immagine copertina di Karolina Grabowska https://www.pexels.com/it-it/foto/salutare-uomo-penna-orologio-da-polso-4021769/

Manager della comunicazione, che da circa 20 anni si occupa di di tecniche di relazioni e sviluppo strategico per aziende e privati che cercano visibilità. Dopo un necessario passaggio (e sosta) nelle principali agenzie di comunicazioni internazionali (Edelman, Gruppo Publicis e Hill&Knowlton) con ruoli apicali, continua a creare eventi e rafforzare il proprio know-how attraverso l'attività in proprio. Allena la sua capacità organizzativa, gestionale e di relazione anche in famiglia, con 1 marito, 3 figli, 1 cane, 4 tartarughe, 4 pesci rossi, 1 geco e un terrazzo.

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