Il Kiwi, ricco di vitamine e sali minerali, importante anche per la salute

Il Kiwi, ricco di vitamine e sali minerali, importante anche per la salute

Sugli scaffali di negozi e supermercati è il tempo dei kiwi, frutto dalla polpa di colore verde o gialla prodotto da alcune piante della famiglia delle Actinidiaceae, il cui sapore può essere più o meno acidulo a seconda del livello di maturazione.

Particolarmente ricco di minerali e vitamine e a basso contenuto calorico, mangiarne uno al giorno contribuisce a mantenere constante l’apporto giornaliero di vitamina C ed E; povero di sodio, ma ricco di potassio, contiene circa il 9% di carboidrati, tracce di grassi e di proteine, tanto che viene considerato un potente antiossidante.

L’elevata presenza di potassio lo rende particolarmente consigliato a coloro che soffrono di disturbi respiratori e pressione alta; inoltre protegge l’organismo da malattie come il cancro.

Il contenuto di fibre dei kiwi contribuisce poi a diminuire i livelli di colesterolo nel sangue ed a regolare l’assorbimento degli zuccheri nel corso della digestione.

Il kiwi, l’uva spina cinese

Il kiwi è nato oltre 700 anni fa in Cina, dalle quale all’inizio del secolo scorso fu portato in Nuova Zelanda da alcuni missionari.

Il Kiwi, ricco di vitamine e sali minerali, importante anche per la salute L’ «Uva Spina Cinese», come fu chiamata, era costituita da viti ornamentali rampicanti da giardino e solo successivamente, con selezioni ed innesti, i coltivatori neozelandesi riuscirono ad ottenere una varietà commercializzabile cui diedero il nome del loro uccello simbolo, il kiwi, appunto.

Dalla Nuova Zelanda, che rappresenta il primo paese produttore al mondo, in poco tempo il frutto si impose in tutto il mondo, ed anche in Italia, per l’ottimo sapore della sua polpa; nella classifica dei produttori di questo frutto che non può più essere considerato “esotico”, l’Italia, dove il kiwi è arrivato all’inizio degli anni ’70, segue a ruota il paese del Pacifico precedendo la Francia e gli Stati Uniti; nel nostro paese viene coltivato soprattutto in Romagna, Piemonte e Lazio.

Il kiwi di Latina Igp

I coltivatori di Cisterna di Latina e successivamente delle altre zone dell’Agro Pontino laziale e romano sono stati i primi a credere in questa specie botanica “Actinidia deliziosa“, che qui ha trovato un’ottima collocazione per le favorevoli condizioni del clima temperato-umido e la mancanza o quasi di gelate e per le caratteristiche del suolo, sabbioso e ricco di minerali di origine vulcanica.

Qui i terreni sono infatti freschi, profondi, ben drenati e ricchi di magnesio e potassio; le piante iniziano a produrre frutti dopo circa due anni dopo essere state impiantate; la raccolta si effettua a cavallo tra fine ottobre ed inizio novembre.

La loro lavorazione prevede che vengano selezionati a seconda delle dimensioni e poi confezionati nelle classiche cassette da frutta per la commercializzazione.

Il Kiwi Latina Igp ha forma cilindrica-ellissoidale, la buccia di colore bruno-chiaro  con fondo verde chiaro; la polpa è verde smeraldo chiaro, con la columella biancastra,  morbida, circondata da una corona di piccoli semi neri, di buon sapore e mediamente profumata e zuccherina.

Il kiwi in cucina e nella cosmesi

Il Kiwi si consuma soprattutto al naturale, dopo essere stato sbucciato, ma viene sempre più spesso adoperato per marmellate, gelatine di frutta, guarnizioni di dolci oppure impiegato nella preparazione di sciroppi e liquori.

Il Kiwi, ricco di vitamine e sali minerali, importante anche per la salute Sono anche tra gli ingredienti principali nella preparazione di macedonie o di spiedini di frutta, in occasione della merenda, uno stratagemma che permette che questo frutto possa essere amato anche dai bambini; con kiwi e limone si può anche preparare una composta agrodolce, adatta da abbinare anche a piatti salati o ad ortaggi come zucchine e peperoni nella preparazione delle insalate estive.

Il kiwi viene utilizzato anche per la preparazione di trattamenti di bellezza casalinghi, schiacciando la polpa matura con una forchetta e mescolandola con un cucchiaino di olio di mandorle dolci; dai suoi semi viene inoltre estratto un olio idratante ed emolliente, utile per gli eczemi e la psoriasi ed in grado di rendere la pelle più luminosa.

About Massimo Tommasini

Massimo Tommasini, esperto in editoria aziendale e ambiente

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