Misurare il dolore permette di impostare meglio la terapia
15 milioni. E’ questo il numero incredibile di italiani che soffrono di dolore cronico. E prima di arrivare ad una cura, occorre prima capire di che tipo di dolore si tratta e i motivi che lo causano.
Quello del dolore cronico, è un problema serio.
Serio perché anzitutto diminuisce sensibilmente la qualità della vita del soggetto. Poi si ripercuote negativamente a livello sociale, perché coinvolge la famiglia e ha un forte impatto sull’attività lavorativa. Quindi, ne risente anche la società. Se non altro per i costi sanitari, che ogni anno sono quantificabili in circa 18 miliardi di euro.
Ultracentenari con la metformina
La metformina, utilizzata nella prassi clinica contro il diabete, quindi nota nel suo impatto sul nostro…Famiglia, lavoro, economia… il dolore cronico è doloroso per tutti.
Ultracentenari con la metformina
Sembra una battuta. Ma pensiamo che è la seconda causa di assenteismo. Che un quinto di chi soffre di dolore cronico finisce per il perdere il lavoro. Che il 50% dei pazienti finisce con il cadere in depressione (con tutto quello che consegue), che il 40% di loro ha comunque delle crisi ansiose, che determinano a cascate molteplici altri problemi. Tutti fattori da non sottovalutare.
Ma da cosa è determinato il dolore cronico.
Il dolore cronico è sempre determinato da qualcosa. E banalmente, la prima cosa da fare è tipizzare il dolore per capire la conseguente terapia. Su questo fronte, i primi soldati sono i medici di base.
I quali avranno sicuramente qualche difficoltà per capire le cause del dolore cronico.
Molte. Oggi, però, c’è uno strumento in più: il Pain Generator. Un kit per misurare il dolore e impostare in modo corretto la terapia. E’ una iniziativa presentata al 32° Congresso Nazionale della Società di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) e che vedrà la distribuzione di questo kit, insieme ad un video esplicativo, a 3.000 medici di medicina generale.